Ritorno in presenza in classe per aiutare l'amico. Gli studenti del Fazzini a turno si dedicano al sostegno dei coetanei con disabilità

Ritorno in presenza in classe per aiutare l'amico. Gli studenti del Fazzini a turno si dedicano al sostegno dei coetanei con disabilità
GROTTAMMARE  - Alcuni studenti tornano in classe per seguire le lezioni insieme al proprio compagno affetto da disabilità. Succede all’istituto Fazzini Mercanti,...

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GROTTAMMARE  - Alcuni studenti tornano in classe per seguire le lezioni insieme al proprio compagno affetto da disabilità. Succede all’istituto Fazzini Mercanti, con sede a Grottammare e Ripatransone dove l’inclusione sociale, anche in tempo di pandemia, resta una delle priorità. 

 

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E lo spiega la dirigente Sabrina Vallesi: «Sette classi, composte da piccolo gruppi di alunni e a rotazione, stanno seguendo alcune lezioni in presenza insieme al proprio compagno con disabilità. Certo questo ha comportato uno sforzo organizzativo, ma ne siamo orgogliosi». Oltre alla didattica digitale al 100% infatti, il Dpcm del 3 novembre scorso prevede la possibilità per gli alunni di rientrare in presenza in due situazioni: per svolgere attività laboratoriali e in caso di classi dove è presente un alunno disabile. «Nelle nostre sedi - spiega la dirigente Vallesi - per cautelare le esercitazioni pratiche e di laboratorio, che sono attività che prevedono delle esperienze in presenza, prevediamo il rientro di un giorno a settimana per alcune classi. 



Ovviamente i ragazzi tornano in presenza suddivisi in due o tre gruppi, in modo che a tutti sia garantita la possibilità di esercitarsi. La seconda possibilità di rientro in presenza è data per inclusione scolastica quindi è prevista la frequenza in presenza per quegli alunni affetti da disabilità per i quali seguire la didattica a distanza sarebbe maggiormente difficoltoso ed interromperebbe quel discorso di inclusione scolastica che invece prevede una parte attiva in presenza insieme ad un gruppo di alunni. Noi abbiamo fin da subito ritenuto che questa opzione sia possibile, così delle classi, composte da non più di otto, dieci alunni rientrano insieme al loro compagno disabile. Il resto della classe, collegato da casa, segue la stessa lezione. Tutte le aule, infatti, sono provviste di monitor, computer e telecamere. La didattica a distanza resta garantita a tutti gli iscritti».

 

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Corriere Adriatico