Palloncini bianchi per Pamela, lo straziante addio alla mamma morta per il tragico incidente sull’autostrada

L'uscita della bara dalla chiesa
GROTTAMMARE - Chiesa piena e tanta commozione venerdì pomeriggio nella chiesa di San Pio V di Grottammare, dove nel pomeriggio di ieri si sono svolti i funerali di Pamela...

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GROTTAMMARE - Chiesa piena e tanta commozione venerdì pomeriggio nella chiesa di San Pio V di Grottammare, dove nel pomeriggio di ieri si sono svolti i funerali di Pamela Paolini, 41 anni, morta mercoledì in un tragico incidente stradale avvenuto sull’autostrada A14.

 

La donna, che lavorava nella sede direzionale del Conad di Monsampolo, lascia il marito e tre figli di 14, 11 e 6 anni. Emozionato durante l’omelia don Federico Pompei che ha ricordato come egli stesso, nel 2018, abbia dovuto celebrare il funerale di suo nipote, il calciatore trentottenne Giovanni Pompei: «Faccio il prete da 48 anni, sono stato in varie chiese a fare il parroco e devo dire che in ogni chiesa ho vissuto questa situazione. Però non ci si abitua a questo tipo di morte. Ho avuto anche io in famiglia un’esperienza diretta, un mio nipote morto a 38 anni. Capisco bene cosa in questo momento sta provando tutta la famiglia di Pamela. Di fronte a questo tipo di morte quali possono essere le parole che possono tirarci su? Sono le parole della fede. Solo Dio ci può dare fede, speranza e consolazione. Solo Dio può asciugare veramente le nostre lacrime e riempire il vuoto di certe morti. Se ne va la nostra Pamela, con un abbraccio vorremmo prendere con noi un pezzettino del dolore dei suoi familiari. Vogliamo partecipare anche noi al vostro dolore. Ma nello stesso tempo vogliamo dire quel sì di fede che ci aiuta ad andare avanti e a riprendere la strada».

Ad affiancare don Federico durante la messa c’erano anche don Roberto Melone e don Pino Raio. La bara di Pamela era di fronte all’altare, nella navata centrale. Una bara bianca salutata, all’uscita dalla chiesa di San Pio, da tanti palloncini bianchi che sono stati lasciati volare in cielo. Tra gli interventi, pure quello di una collega di Pamela: «Vivrai sempre nel nostro cuore, conserveremo gelosamente il tuo ricordo, lo rinnoveremo ogni volta che il nostro pensiero ti raggiungerà, perché l’unica consolazione che abbiamo è che nemmeno questa dolorosa separazione potrà impoverirci di te. E’ impossibile dimenticare qualcuno che ci ha dato così tanto, la tua generosità infinita, la tua dedizione al lavoro, la tua allegria contagiosa ci mancheranno. Sei riuscita a lasciare una traccia indelebile, ti siamo grati. E perdonaci se non ti abbiamo detto abbastanza volte quanto ti amiamo».

 

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Corriere Adriatico