Grottammare, educatori alla sbarra nel processo su Casa di Alice

Il pubblico durante il processo
GROTTAMMARE - Sarà la testimonianza di due educatori che hanno operato a Casa di Alice il momento principale dell’udienza di mercoledì 21 settembre...

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GROTTAMMARE - Sarà la testimonianza di due educatori che hanno operato a Casa di Alice il momento principale dell’udienza di mercoledì 21 settembre nell’ambito del processo sul centro di accoglienza per ragazzi autistici che nel luglio del 2014 portò all’arresto di cinque persone per maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura. L’udienza è particolarmente attesa proprio perché da quelle testimonianze potrebbero emergere nuovi sviluppi sulla vicenda. Vicenda che era esplosa due anni fa quando i carabinieri arrestarono, cinque educatori che operavano nella struttura e che erano stati filmati, con delle microcamere nascoste dai carabinieri, durante le giornate lavorative con i ragazzi del centro. Il processo ha preso il via parecchi mesi fa. Tra le varie testimonianze fornite dai testimoni ce ne sono state alcune importanti come quella di un autista che ha riferito, nel corso della sua deposizione, di aver visto con i propri occhi chiudere a chiave uno dei ragazzi ospiti della struttura, chiave che sarebbe poi stata messa in tasca da uno degli operatori. A parlare, nel corso dell’ultima udienza, è stato anche il presidente dell’Omphalos che ha invece effettuato la cronistoria dei mesi antecedenti l’avvio delle indagini dei carabinieri con le segnalazioni effettuate sul comportamento di un’altra educatrice poi trasferita e su quelle poi fatte, direttamente ai carabinieri, relative a quelli dei cinque operatori che poi sarebbero stati arrestati nel luglio 2014. Ma oltre al processo a carico dei cinque educatori, ce n’è un altro che vede imputata un’altra educatrice, una donna accusata di comportamenti inadatti nei confronti dei ragazzi ospiti della struttura in periodi precedenti.
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Corriere Adriatico