Casa di Alice, un anno fa allontanata un'educatrice troppo violenta

Casa di Alice, un anno fa allontanata un'educatrice troppo violenta
GROTTAMMARE - Il Gip di Fermo non ha ancora fatto sapere la sua decisione sulla richiesta di scarcerazione dei cinque educatori di Casa di Alice. Nel frattempo emergono nuovi...

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GROTTAMMARE - Il Gip di Fermo non ha ancora fatto sapere la sua decisione sulla richiesta di scarcerazione dei cinque educatori di Casa di Alice. Nel frattempo emergono nuovi particolari relativi all'inchiesta che ha acceso i riflettori sulla struttura. Tra tutti, un precedente che risale a circa un anno fa. La cooperativa Koinema, che gestisce il centro, circa un anno fa avrebbe allontanato una delle educatrice. Il motivo dell'allontanamento sarebbe stato legato proprio ad una serie di comportamenti violenti tenuti dalla donna nei confronti degli ospiti e conseguente ad alcune segnalazioni giunte ai vertici della cooperativa. Me nelle ultime ore è anche emerso che a confermare i sospetti dei carabinieri sarebbe stato il cambio di abiti dei ragazzi, troppo frequente. Intanto ieri la commissione regionale salute ha affrontato la questione relativa al centro socio educativo riabilitativo Sono stati ascoltati il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini, la direttrice del distretto sanitario di Ascoli Piceno Giovanna Picciotti, la ex direttrice del distretto sanitario 12 di San Benedetto Tiziana Spina, la presidente della cooperativa sociale Koinema, che gestisce il centro, e il dottor Maurizio Pincherle, neuropsichiatra infantile, tra i fondatori di Casa di Alice. All'incontro sono intervenuti anche il direttore generale dell'Asur Gianni Genga, il


direttore dell'Area vasta 5 Massimo Del Moro e il dirigente del Servizio Politiche sociali Paolo Mannucci. Sono state affrontate le tappe che hanno portato alla creazione del centro, le procedure amministrative e gli aspetti gestionali. Il sidaco Piergallini, a margine dell'audizione, ha detto: "Abbiamo chiarito tutti i dettagli e fornito ogni chiarimento". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico