Casa di Alice, il Gip decide sulla richiesta di libertà degli arrestati

Casa di Alice, il Gip decide sulla richiesta di libertà degli arrestati
GROTTAMMARE - Il Gip di Fermo Marcello Cozzolino questa mattina dovrebbe comunicare la propria decisione in merito alla domanda di scarcerazione avanzata dai legali di Roberto...

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GROTTAMMARE - Il Gip di Fermo Marcello Cozzolino questa mattina dovrebbe comunicare la propria decisione in merito alla domanda di scarcerazione avanzata dai legali di Roberto Colucci, Rossana Raponi, Maria Romana Bastiani, Susan Ciaccioni e Luciana D'Amario, i cinque educatori finiti agli arresti domiciliari per sequestro di persona e maltrattamenti nei confronti dei ragazzi autistici del centro Casa di Alice. L’attesa è tanta e le aspettative, come è ovvio, sono diverse: da una parte molte famiglie che chiedono severità nelle indagini e punizioni esemplari qualora fossero confermate le responsabilità, dall’altra gli arrestati che ritengono le accuse infondate. Intanto si apprende che nel faldone dell’inchiesta figurano oltre venti capi di imputazione tra cui quelli di ripetuti maltrattamenti e sequestro di persona. Accuse pesanti dalle quali i cinque hanno provato a difendersi spiegando che si tratta di pratiche necessarie nel trattamento di quel tipo di disabilità.




Una giustificazione che ha messo sul piede di guerra un gran numero di associazioni che operano con i ragazzi affetti da autismo che hanno condannato sia quanto visto nelle immagini sia l'utilizzo della "stanza azzurra". Da più parti, nelle ultime ore, si sono levate voci di sdegno, sulle modalità di "contenimento" di quei ragazzi che, secondo gli esperti, non possono assolutamente essere lasciati chiusi, soli, dentro una stanza. E proprio questo aspetto sarà al centro della riunione convocata per la giornata di oggi in Regione dove andrà in scena un summit della commissione salute. Alla riunione parteciperanno l'Assessore regionale Mezzolani, il Sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini, il Direttore del Distretto Sanitario, Maria Teresa Nespeca e il Coordinatore dell'Ambito sociale Antonio De Santis.



Nel frattempo le indagini proseguono e la Procura ha già dato il via alle convocazioni di numerose persone. Sono in corso infatti gli interrogatori di alcuni dirigenti Asur, del Comune e della stessa cooperativa Koinema. Lo scopo è individuare altre figure che potessero essere a conoscenza di quello che accadeva all'interno della struttura e che non avrebbero denunciato nè segnalato la cosa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico