Grottammare, assalti nelle ville I ladri dribblano pure la sorveglianza

I carabinieri in azione
GROTTAMMARE - Il sospetto, forte, è che ad operare nel territorio di Grottammare possa esserci una banda. I carabinieri, sia quelli della compagnia sambenedettese che...

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GROTTAMMARE - Il sospetto, forte, è che ad operare nel territorio di Grottammare possa esserci una banda. I carabinieri, sia quelli della compagnia sambenedettese che quelli della stazione della Perla dell’Adriatico, stanno infatti lavorando sui due furti in abitazione che, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno creato diverse preoccupazioni nell’area che si trova ad ovest del centro incasato, nell’area che si trova a ridosso dell’Oasi di Santa Maria ai Monti. In via Dolomiti prima e in via Convento poi, i ladri hanno operato con la medesima calma e con lo stesso sangue freddo. 

In entrambi i colpi – è evidente agli investigatori – ad operare sono stati dei professionisti che addirittura hanno saputo gestire anche l’imprevisto di un cane che si è avventato contro di loro. Senza alcun problema, uno di loro, ha preso un tubo di ferro e lo ha utilizzato come arma contro il muso del povero animale. Nell’altro caso, in via Dolomiti, i ladri hanno addirittura smurato una cassaforte ed anziché portarla via e raggiungere un punto più tranquillo per aprirla, l’hanno forzata direttamente nella villa con una mola portatile. Il modus operandi con cui i ladri hanno agito nei due casi, insomma, fa pensare alla possibilità che possa trattarsi della stessa banda. E non è escluso che i ladri che hanno agito a Grottammare siano le medesime persone che, la settimana scorsa, hanno colpito a Civitanova Marche mettendo a segno un colpo dalle modalità molto simili. Anche nella riviera maceratese infatti, sono andati a colpi sicuro consapevoli del fatto che l’abitazione era deserta, hanno raggiunto la cassaforte portando via un bottino di circa 60mila euro. Le forze dell’ordine, insomma, stanno operando a 360 gradi per trovare conferma ai propri sospetti e per capire se effettivamente si tratti delle stesse persone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico