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FOLIGNANO - Nuovo round tra Folignano e la Ciip. Il sindaco Matteo Terrani ha diffidato l’azienda dall’utilizzo delle risorse idriche delle sorgenti di Castel Trosino per Folignano.
«Per molti anni il Comune ha evidenziato alla Ciip il verificarsi dell’acqua torbido, fenomeno riscontrato con numerose segnalazioni da parte dei nostri concittadini – fa sapere Terrani -. Chiesi all’azienda di intervenire fin dall’inizio del mio mandato, nel giugno 2019, attraverso una lettera nella quale segnalavo il verificarsi del fenomeno.
A maggio la Ciip ha chiuso gli impianti di Castel Trosino e da quel momento si è assistito a una riduzione significativa della problematica e a un netto miglioramento della qualità del servizio idrico, a dimostrazione dell’esistenza forse di un nesso causale fra l’impianto da cui proveniva la fornitura e il verificarsi del fenomeno. «Per questa ragione, nella consapevolezza di rappresentare una comunità che ha già subito numerosissimi disagi e non può più tollerare una disparità di trattamento con altri territori che ricevono il servizio dall’acquedotto del Pescara (peraltro a fronte delle stesse tariffe), in qualità di sindaco e di autorità sanitaria locale, dando seguito alla deliberazione del Consiglio Comunale del 31 luglio scorso, diffido la Ciip dall’utilizzo delle risorse idriche delle sorgenti di Castel Trosino per il territorio di Folignano».
Intanto il Pd si schiera per la vicenda della chiusura del contatore del cimitero: «La federazione provinciale del Pd è al fianco del sindaco Matteo Terrani e all’intera comunità di Folignano - dichiara Francesco Ameli -. Preoccupante che l’acqua, un bene essenziale per tutti, venga utilizzata come strumento per attaccare Terrani, spesso critico con la Ciip». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico