OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LASCOLI Occhi aperti e porte chiuse: vietato abbassare la guardia. Il messaggio è chiaro e perentorio, per la fascia più anziana della popolazione ascolana, a fronte di una crescente ondata di tentativi di truffe e raggiri in città. Una tendenza che si cerca costantemente di frenare con una forte sinergia tra forze dell’ordine, istituzioni e tutte le componenti (dalle associazioni a tutela dei cittadini ai cittadini stessi attraverso segnalazioni anche via social). Come confermano il Movimento difesa del cittadino e l’Arengo. Ascoli, in tal senso, ha iniziato a fare rete anche avviando tante iniziative di sensibilizzazione, ma il rischio, proprio per il continuo cambio di strategia dei malviventi, resta sempre alto.
I truffatori
Ma il nemico, ovvero il truffatore, è sempre pronto a cambiare strategia – dai falsi ispettori ai parenti in difficoltà e così via - e a inventare sempre nuove modalità per colpire le persone anziane e derubarle, con contraccolpi importanti non solo a livello economico, ma anche affettivo e psicologico.
«Rapinare in banca? No, più facile il raggiro»
«In pratica, - aggiunge la referente dell’associazione - adesso invece di rapinare una banca vanno a colpire queste fasce deboli della popolazione correndo molto meno rischi e rubando, comunque, anche cifre importanti. Anche qualche migliaio di euro. A volte basta utilizzare il nome di un familiare o parente per approfittare di un anziano. Ma oltre all’aspetto economico c’è anche l’aspetto affettivo, con persone derubate di oro o gioielli di famiglia a cui tenevamo molto. I più a rischio sono gli anziani soli che, magari, non hanno la possibilità immediata di interloquire con qualcuno». «Insieme alla nostra polizia locale – spiega l’assessore comunale alle politiche sociali Brugni – abbiamo avviato campagne di sensibilizzazione nei circoli per anziani e anche insieme alle forze dell’ordine, ma non bisogna abbassare la guardia e collaborare tutti anche segnalando certi episodi sui social, perché questi malviventi inventano sempre nuove modalità di truffe ai danni delle persone più fragili».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico