Detenuto tenta di impiccarsi nel carcere di Marino: salvato dagli agenti della penitenziaria

Il carcere di Marino del Tronto
ASCOLI Tragedia sfiorata al carcere di Marino del Tronto dove un detenuto di 39 anni ha tentato di togliersi la vita. Solo il pronto intervento degli agenti di polizia...

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ASCOLI Tragedia sfiorata al carcere di Marino del Tronto dove un detenuto di 39 anni ha tentato di togliersi la vita. Solo il pronto intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha consentito che il detenuto portasse a compimento i suoi propositi. Il grave fatto si è verificato giovedì sera intorno alle 20,30 quando un carcerato italiano rinchiuso nella casa circondariale di Ascoli ha tentato di impiccarsi all’interno della sua camera di pernottamento presso l’infermeria del Reparto Osservandi dell’istituto.

 

I sospetti

I poliziotti in servizio si sono subito resi conto che c’era qualcosa che non andava e si sono accorti di ciò e della volontà del detenuto di impiccarsi. Gli agenti sono intervenuti e gli hanno salvato la vita. Ancora un triste fatto di cronaca si registra all’interno del carcere ascolano dove la situazione, con il passare del tempo, sta divenendo sempre più difficile da sopportare per il personale in servizio costretti ormai da tempo a turni massacranti e sempre più spesso vittime di violenze e aggressioni da parte di alcuni reclusi.

Tra questi, ce n’è uno ristretto nel reparto salute mentale che sistematicamente sputa agli agenti che montano in servizio quotidianamente. È solo l’ultimo di una serie di episodi, talvolta violenti, in cui rimangono coinvolti gli agenti penitenziaria che spesso sono costretti a far ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso.

Le denunce

Da tempo i sindacati hanno denunciato una situazione divenuta oramai insostenibile tanto da richiedere l’intervento del governo e dell’amministrazione penitenziaria chiedendo provvedimenti urgenti per mettere fine a questa situazione. Un malcontento sempre più profondo serpeggia tra gli agenti stufi di questa situazione tanto da creare dissapori e contrasti anche con i diretti superiori. L’auspicio è che quanto prima vengano adottati provvedimenti.

 

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Corriere Adriatico