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CUPRA MARITTIMA - Cupra come Pompei. L’eccezionale e inaspettata scoperta, effettuata dallo staff degli archeologi Marco Giglio e Fabrizio Pesando dell’Orientale di Napoli, negli scavi archeologici della cittadina rivierasca ha fatto il giro d’Italia grazie a una esclusiva dell’Ansa che ha svelato i nuovi rinvenimenti.
Le pareti
Si tratta della scoperta di pareti a grandi riquadri, dove il giallo dello zoccolo faceva da contrasto al rosso e al nero della fascia centrale, il soffitto di un incredibile azzurro.
Templi e decorazioni
«I templi con l’interno della cella decorato da pitture sono rarissimi - fa notare l’archeologo Giglio - fino ad oggi se ne conosceva uno solo in III stile, quello della Bona Dea a Ostia oltre al criptoportico del santuario di Urbis Salvia, sempre nelle Marche, e il tempio di Nora in Sardegna». Tutti i nuovi reperti, intanto, sono stati portati nei laboratori di restauro dove verranno puliti e studiati. Gli scavi riprenderanno in primavera, questa volta concentrati sia sui due archi, sia sul lato posteriore del tempio, per fare luce sulla decorazione della sua seconda fase. A quasi duemila anni da quel viaggio dell’imperatore Adriano, anche la Cupra romana ritrova, a poco a poco, la sua storia e i suoi colori. «Un ringraziamento particolare – dice il sindaco Alessio Piersimoni orgoglioso di questo importante risultato - alla Soprintendenza e al direttore del parco professor Pesando». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico