In preda al raptus distrugge la casa con papà all'interno: portato all'ospedale

Cupra Marittima, in preda al raptus distrugge la casa con papà all'interno: portato all'ospedale
CUPRA MARITTIMA - Appena pochi giorni fa erano andati i sanitari, insieme ai carabinieri, perché voleva buttarsi dalla finestra. Erano riusciti a farlo desistere e lo...

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CUPRA MARITTIMA - Appena pochi giorni fa erano andati i sanitari, insieme ai carabinieri, perché voleva buttarsi dalla finestra. Erano riusciti a farlo desistere e lo avevano portato in ospedale. Poi però è tornato a casa e, nella notte tra giovedì e venerdì, è stato necessario un nuovo intervento. Sempre di carabinieri e 118. Torna a far parlare di sé il cuprense che è già stato in passato e più volte protagonista di intemperanze che hanno spesso costretto all’intervento le forze dell’ordine. 


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È nuovamente accaduto poco dopo l’una del mattino di ieri quando i vicini di casa hanno chiamato il 112 segnalando dei rumori e delle grida che provenivano dall’abitazione dove l’uomo risiede insieme all’anziano padre il quale, fortunatamente non è stato toccato. Ad essere toccata invece è stata l’abitazione dal momento che l’uomo, in un momento di particolare alterazione che lo ha portato al raptus, ha messo tutto sottosopra gridando e facendo talmente tanto chiasso che sono stati chiamati i carabinieri. 
 

Così, insieme ad una ambulanza del 118, si sono presentati sul posto i militari della stazione dei carabinieri di Cupra Marittima che, ancora una volta, hanno dialogato con l’uomo per farlo calmare e convincerlo a farsi accompagnare in ospedale senza opporre resistenza. Alla fine sono riusciti nell’intento di farlo salire a bordo del mezzo di emergenza che è poi stato scortato fino al Madonna del Soccorso di San Benedetto. L’uomo è stato trattenuto nel nosocomio dove i medici e i sanitari si sono presi cura di lui e lo stanno ora tenendo sotto osservazione. Quanto accaduto la notte scorsa ha tenuto banco a Cupra dal momento che, nella zona, in molti sono stati svegliati dalle grida ed hanno poi seguito l’intervento dei carabinieri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico