Cupra Marittima, la situazione dell'autostrada A14 preoccupa: «Così si rischia l’isolamento. Turisti senza collegamenti»

Cupra Marittima, la situazione dell'autostrada A14 preoccupa: «Così si rischia l’isolamento. Turisti senza collegamenti»
CUPRA MARITTIMA «Rischiamo di restare isolati, questa situazione incivile va risolta al più presto con l’arretramento dell’autostrada e della...

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CUPRA MARITTIMA «Rischiamo di restare isolati, questa situazione incivile va risolta al più presto con l’arretramento dell’autostrada e della ferrovia». Sandro Assenti, presidente regionale della Confesercenti, affronta di petto la questione infrastrutture che penalizzano lo sviluppo turistico del territorio, dalla costa fino all’entroterra del Piceno. «Per anni abbiamo dovuto sopportare i cantieri per il ripristino della galleria Castello, ora la situazione si ripresenta simile». A dir la verità l’Aspi ha garantito che la galleria Vinci sarà riaperta il 24 aprile ma gli operatori sono comunque preoccupati dei continui stop and go. E del tributo di vite umane.

 

I sacrifici

«Si rischia di stare in balcone - prosegue Assenti - quando noi operatori stiamo facendo sacrifici sia come associazioni sia come Comuni, creando eventi e migliorando le città. Alla fine? Restiamo tagliati fuori dal mondo: non ci sono collegamenti aerei, i treni fanno poche fermate e ora anche l’autostrada che era il nostro unico collegamento con il Nord ci fa preoccupare per il futuro della stagione turistica. Una situazione che ci isola dai nostri bacini prioritari, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Da anni si parla di arretramento che sicuramente è più utile della terza corsia. In questo ultimo caso, infatti, la situazione sarebbe ancora più tragica, ci condanneremmo ad anni di cantieri per l’allargamento». La mancanza di infrastrutture e di collegamenti da sempre è portata all’attenzione di tutti i tavoli anche da Confindustria. «La mancanza di opere infrastrutturali - aggiunge Matteo Di Sabatino presidente del settore turismo dell’associazione è un tema ampiamente trattato da Confindustria Ascoli Piceno, ed è un forte limite sia in termini di efficienza quanto più se percepito in termini di sicurezza. Nel turismo, la facilità di spostamento e la vicinanza a flussi cospicui di transito sono degli indubbi vantaggi».

Le conseguenze

«Ribadisco - prosegue l’imprenditore - che il problema della sicurezza percepita, generando una tendenza ad aggirare il territorio, può essere un limite severo allo sviluppo turistico del piceno. Confindustria Ascoli Piceno ha già avviato azioni di stimolo affinché si possa trovare e convergere su di una soluzione al problema della viabilità. Visti i tempi di realizzazione delle opere e la gravità della situazione attuale, riteniamo urgente una decisione in merito».

 

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Corriere Adriatico