Cossignano, nei guai per la finta lotteria, un turista diede l'allarme

Il biglietto farlocco
COSSIGNANO - Tutto è iniziato con la telefonata di un turista romano al comandante dei vigili urbani di Cossignano. «Chiedeva quali fossero i biglietti estratti della...

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COSSIGNANO - Tutto è iniziato con la telefonata di un turista romano al comandante dei vigili urbani di Cossignano. «Chiedeva quali fossero i biglietti estratti della Lotteria di Fine Estate - racconta oggi il sindaco del paese Roberto De Angelis -. Il comandante gli ha detto che doveva aver sbagliato Comune perché qui, di lotterie del genere, non ce n’erano mai state». Invece quel malcapitato villeggiante diceva la verità visto che era soltanto uno dei tanti finiti nella rete di due truffatori che, tra maggio e settembre del 2017, si sono messi in tasca qualcosa come tremila euro sonanti vendendo biglietti di una lotteria inesistente. Ora P.F., un teramano di 49 anni O.V., brindisino di 58 anni, entrambi residenti nel vicino tra Porto d’Ascoli e Martinsicuro, sono stati identificati grazie ad uno scrupoloso lavoro dei carabinieri e denunciati per truffa. «Dopo la telefonata del turista romano – continua De Angelis – sono arrivate altre richieste che chiedevano lumi sull’estrazione che si sarebbe dovuta tenere il 25 settembre scorso. Ci siamo a quel punto insospettiti fino a quando, grazie ad una ragazza di San Benedetto che aveva acquistato uno di quei tagliandi, ci siamo ritrovati tra le mani quei biglietti». E in quel momento è venuta fuori la verità. Erano stati messi in vendita, al prezzo di un euro, diversi blocchetti di tagliandi di una presunta lotteria a scopo benefico. I proventi, stando alle promesse fatte dai due truffatori, sarebbero stati devoluti per alcune comunità terremotate. Il primo premio sarebbe stato del valore di 500 euro, il secondo di 250 e il terzo di 150 euro, tutti rigorosamente in buoni carburante per dare una maggior credibilità al progetto. 

«La cosa che fa davvero imbestialire – spiega il sindaco – chi ha messo in circolazione quei biglietti lo ha fatto dicendo che servivano come iniziativa per mettere mano ai danni del terremoto». De Angelis, che è anche commissario ad acta della Pro Loco Cossinea che, secondo i tagliandi smistati dai due malviventi, era l’ente organizzatore della riffa, ha così sporto denuncia nei confronti di ignoti insieme ad alcuni degli acquirenti dei falsi biglietti che venivano venduti in quattro bar, due di San Benedetto e due di Martinsicuro, tutti riconducibili alla stessa azienda che però, al momento, risulta estranea alla truffa.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico