Partiti i tamponi ai sindaci, il Comune vorrebbe aiutare le aziende per i test sierologici

San Benedetto, partiti i tamponi ai sindaci, il Comune vorrebbe aiutare le aziende per i test sierologici
SAN BENEDETTO - Ieri mattina è iniziata la serie di tamponi ai sindaci dell’area di riferimento dell’ospedale sambenedettese. Quella dei primi cittadini...

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SAN BENEDETTO - Ieri mattina è iniziata la serie di tamponi ai sindaci dell’area di riferimento dell’ospedale sambenedettese. Quella dei primi cittadini è infatti una delle categorie per le quali era stato previsto il controllo insieme a tutte le persone che, anche durante la prima fase del lockdown, sono state a contatto con le persone, dalle forze dell’ordine agli operatori sanitari fino a chi ha lavorato a disposizione del pubblico nel pubblico e nel privato.


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Nel frattempo il comune di San Benedetto sta pensando di aiutare le aziende che hanno intenzione di sottoporre i propri dipendenti ai test sierologici. Così è stato richiesto un preventivo ad alcuni laboratori di analisi specializzati della provincia e le cifre pervenute saranno analizzate in occasione della commissione sanità che si terrà nella giornata di venerdì in videoconferenza.
 
Ieri, nell’area dei container che si trova all’esterno del pronto soccorso, è iniziata la sfilata dei primi cittadini: tra i primi ad arrivare sono stati il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, quello di Monsampolo Massimo Narcisi. Ma sul posto si sono presentati anche il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e quello di Cupra Alessio Piersimoni, anche quelli dei comuni dell’entroterra come il sindaco di Ripatransone Alessandro Lucciarini e quello di Acquaviva Pierpaolo Rosetti. Una chiamata finalizzata a monitorare la situazione anche per quanto riguarda i primi cittadini che nel periodo della quarantena hanno comunque per forza di cose, avuto contatti con diverse persone e che, nelle prossime settimane, continueranno a stare a contatto con tanta gente. 
Gli esami
Nel frattempo il comune di San Benedetto sta pensando di aiutare le aziende che hanno intenzione di sottoporre i propri dipendenti agli esami sierologici. Così è stato richiesto un preventivo ad alcuni laboratori di analisi specializzati della provincia e le cifre pervenute saranno analizzate in occasione della commissione sanità che si terrà nella giornata di venerdì in videoconferenza. «Alla richiesta ha risposto una sola azienda - spiega il presidente della commissione, il consigliere comunale Gianni Balloni - la BioLab che ci ha comunicato i prezzi per il test di anticorpi IgC e IgM e per il tampone». Il test sierologico per gli anticorpi ammonta a circa 15 euro ciascuno mentre il test del tampone costa venticinque euro. Cifre che saranno analizzate e valutate durante la riunione. Nel corso della stessa seduta sarà affrontato un tema di forte attualità, vale a dire il percorso di ripristino dell’ospedale Madonna del Soccorso, piano sul quale proprio ieri si è espressa la direzione dell’Area Vasta comunicando, tra le altre cose, che da domani torna pienamente operativo il reparto di Oncologia.
Il pronto soccorso

Da alcuni giorni il il Pronto Soccorso è pienamente funzionante con tutti gli specialisti per le eventuali consulenze, compresi i pediatri ed i ginecologi. «I reparti di Medicina, Geriatria e Cardiologia Riabilitativa con i posti di intensità cardiologica - afferma il direttore dell’Area vasta 5, Cesare Milani - sono stati riattivati il 25 maggio». Nei giorni scorsi la Neurologia, con il percorso ictus, e la Medicina Riabilitativa, sono tornati ad accogliere i propri pazienti così come gli ambulatori di Ortopedia e Chirurgia Generale hanno ripreso la normale attività. Tutti questi aspetti e i prossimi step che dovrebbero portare alla totale riapertura dell’ospedale nel giro dei prossimi quattro o cinque giorni, saranno affrontati nel corso della prossima riunione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico