Coronavirus, il quartiere scrive al sindaco: «Rischio assembramento, chiuda la nostra spiaggia nei weekend»

San Benedetto, Coronavirus, il quartiere scrive al sindaco: «Rischio assembramento, chiuda la nostra spiaggia nei weekend»
SAN BENEDETTO - Chiudere le spiagge nel weekend. Proposta che arriva dal comitato di quartiere Sant’Antonio a San Benedetto e formalizzata in una lettera indirizzata al...

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SAN BENEDETTO - Chiudere le spiagge nel weekend. Proposta che arriva dal comitato di quartiere Sant’Antonio a San Benedetto e formalizzata in una lettera indirizzata al sindaco Pasqualino Piunti. Il timore è quello di ritrovarsi con l’arenile preso d’assalto nel fine settimana creando degli assembramenti, vietati dalle norme Covid-19. E da ieri mattina viene diffuso anche un messaggio dalla fonica della Pubblicentro dove lo stesso primo cittadino invita i cittadini a rispettare le regole del distanziamento. 


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«Chiediamo – afferma il comitato di quartiere Sant’Antonio attraverso il presidente Pietro Colucci -di emanare specifiche misure a livello comunale che possano prevedere un eventuale divieto di accesso alle spiagge nei giorni festivi e prefestivi, come d’altronde prudentemente stabilito, a partire dal 18 maggio, anche nel capoluogo della nostra Regione».
 
«Inoltre chiediamo che lungo le spiagge della nostra città venga adottato da parte delle istituzioni comunali uno specifico controllo del rispetto delle misure di contenimento dell’infezione Covid-19 previste nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio per la cosiddetta fase 2». Richiesta che arriva sulla scorta del numero di persone che si è riversato sulla spiaggia a partire da questa settimana, registrando una vera presa d’assalto dell’arenile. Anche se il rischio è quello che chiudendo la spiaggia poi si vada ad affollare il lungomare. «Temiamo – prosegue il comitato Sant’Antonio - che, a seguito della scelta decretata dal presidente della giunta della Regione Marche con ordinanza numero 27 del 30 aprile, con cui a partire dallo scorso 4 maggio sono consentite le passeggiate, svolte in maniera individuale, sulle spiagge, nel rispetto del distanziamento sociale, nonché delle altre norme dell’ordinamento in tema di contenimento della diffusione del virus Covid-19, si possa generare nei fatti lungo i nostri litorali un afflusso di persone non in linea con le attuali misure di sicurezza vigenti, in particolar modo durante i giorni festivi e prefestivi». Il comitato di quartiere si era già distinto nel voler evitare assembramenti rinunciando ad aprire il parco Wojtyla che gestisce direttamente, proprio per non creare problemi, non avendo nemmeno l’autorità di far rispettare le norme sui distanziamenti. Quindi una posizione dettata dalla prudenza. 
La replica

«Sono stato il primo a chiedere al presidente Ceriscioli di permettere la fruizione della spiaggia proprio per evitare assembramenti sul lungomare – spiega il sindaco Piunti - l’arenile deve essere vissuto rispettando le prescrizioni quindi attività fisica individuale, niente soste e raggruppamenti. Ma credo sia indispensabile una valvola di sfogo come la spiaggia e sarebbe impensabile chiuderla». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico