Ressa in Comune per i buoni spesa per il Coronavirus: deve intervenire la Polizia

San Benedetto, ressa in Comune per i buoni spesa per il Coronavirus: deve intervenire la Polizia
SAN BENEDETTO - È arrivata anche la polizia del commissariato, ieri mattina, in Comune a San Benedetto, per fermare il via vai di persone che raggiungevano il palazzo...

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SAN BENEDETTO - È arrivata anche la polizia del commissariato, ieri mattina, in Comune a San Benedetto, per fermare il via vai di persone che raggiungevano il palazzo municipale in cerca di informazioni sul fondo per i buoni spesa annunciati dal presidente del consiglio Giuseppe Conte sabato pomeriggio. Il tutto mentre all’interno erano in corso riunioni tecniche finalizzate a valutare la strada migliore per utilizzare i 296mila euro destinati al territorio sambenedettese per l'emergenza Coronavirus. Uno stanziamento atteso per la giornata di oggi ma è sulle modalità di utilizzo che si prospettano difficoltà dal momento che, almeno fino a ieri, non si conoscevano i dettagli relativi al modo in cui i comuni debbano erogare quei fondi. 


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Ieri mattina, come detto, diverse persone si sono presentate alla porta del municipio, per chiedere informazioni sui soldi annunciati da Conte nel pomeriggio di sabato. Un numero di cittadini che è andato crescendo tanto che prima è stato necessario mettere un cartello all’esterno del comune e poi, al fine di evitare tensioni, è stata richiesta la presenza della polizia locale e degli agenti del commissariato che hanno allontanato gli “irriducibili”, un gruppo di 5-6 persone che sembravano intenzionate a non volersi muoversi dal piazzale del palazzo comunale. 
 
Restano comunque notevoli difficoltà per quanto riguarda l’erogazione dei soldi. Lo spiega direttamente il sindaco Pasqualino Piunti che ieri ha presieduto una lunga riunione tecnica relazionandosi anche con maggioranza e opposizione consiliare. «Era prevedibile che alcuni cittadini si sarebbero presentati in comune per chiedere chiarimenti – ha spiegato - purtroppo sono ordinanze che arrivano da Roma dalla sera alla mattina lasciando ai Comuni il compito di gestire le situazioni senza ricevere però indicazioni precise». 
La ripartizione 
Il sindaco spiega che i 296 mila euro andranno ripartiti per le situazioni di effettiva emergenza economica. «Le riunioni che abbiamo fatto oggi (ieri ndr) – dice – sono funzionali a far sì che esca fuori totale chiarezza su quali siano le persone che hanno effettivamente necessità di accedere a questo fondo. Saranno coinvolte le associazioni e sono attualmente coinvolti tutti i membri del consiglio comunale, sia la maggioranza che la minoranza. Appena arriveranno quei soldi il Comune manderà pubblicamente le informazioni necessarie». 
I soldi non bastano 

Per Piunti i 296 mila euro non sono sufficienti: «Occorreva qualcosa in più – spiega – anche se rispetto ai criteri annunciati inizialmente la situazione è migliorata. Inizialmente si era dato priorità alle città capoluogo, ora hanno rivisto i metodi e va meglio. Fermo restando che i soldi non sono sufficienti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico