ASCOLI - Romeo e Giulietta al tempo del Covid-19. Accade ad Ascoli, dove viene impedito ad una giovane coppia di fidanzati di vedersi da oltre 60 giorni per via delle restrizioni...
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Provvedimenti che hanno fatto discutere, soprattutto perché destinati a consentire solo ai congiunti che risiedono nella stessa regione di potersi finalmente riabbracciare. Non potrà essere così per i due ragazzi, la 17enne ascolana Bianca Amodeo (in foto) e il 19enne Francesco, abruzzese, visto che i due studenti, che vivono felicemente la loro storia d’amore da un anno e mezzo, pur abitando a pochi chilometri di distanza, risiedono in due regioni differenti.
Una situazione che ha del paradossale e che impedisce, anche a chi è legato da un affetto stabile, di uscire dal lungo isolamento perché i loro confini territoriali non lo permettono. La storia di questa coppia così messa alla prova, che vede i due fidanzati obbligati a guardarsi e parlarsi a distanza dai primi giorni dello scorso marzo, sta facendo il giro del mondo. Testate giornalistiche americane e spagnole in questi giorni stanno titolando a caratteri cubitali articoli dedicati all’incredibile situazione in cui trovano questi due ragazzi italiani, che il coronavirus sta tenendo separati da troppo tempo. Il caso di Bianca e Francesco è finita pure sull’autorevole quotidiano americano Los Angeles Times.
L’ingiustizia
«Si tratta di una situazione paradossale e molto ingiusta: l’essere così vicini eppure così lontani» dice la madre della ragazza, l’avvocato ascolano Olga Anastasi, evidenziando il curioso destino di un rapporto facilitato dall’essersi sviluppato nella sua vicinanza geografica e temporale eppure impossibilitato proprio perché tessuto nelle due regioni confinanti. «Come può un esponente delle forze dell’ordine fermarti ed indagare sulla natura del tuo legame affettivo? » si chiede la mamma di Bianca studentessa del liceo linguistico Trebbiani. Bianca si deve limitare a vedere il suo fidanzato sullo schermo di un tablet nell’attesa dell’agognato momento di riabbracciarlo. Una vicenda, quella dell’impossibilità di riabbracciare cari del vicino Abruzzo che ha spinto molti sindaci piceni a rivolgersi all’Anci per ottenere una deroga per quei comuni confinanti con l’Abruzzo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico