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ASCOLI- Sono più di 700 solamente ad Ascoli le persone infettate dal Covid. Un dato inquietante che Palazzo Arengo preferisce non rivelare forse nella tema di scatenare una psicosi ma la situazione dei contagi purtroppo è questa. E ieri è deceduta un’altra anziana: una sambenedettese di 82 anni ricoverata al Madonna del Soccorso.
Intanto sono stati attivati nella giornata di ieri i trenta posti letto per i malati Covid-19 presso il reparto di Geriatria dell’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto. Una soluzione che dà, finalmente, una boccata di ossigeno sia al reparto di Penuomologia-Covid 19 dell’ospedale Mazzoni di Ascoli che ai Pronto Soccorso dei due nosocomi dell’Area Vasta 5. Attualmente, i reparti in questione sono saturi di pazienti Covid e l’apertura del nuovo reparto presso la Geriatria del Madonna del Soccorso è stata resa possibile con l’arrivo in Area Vasta 5 di alcuni infermieri. A guidare il nuovo reparto è stato richiamato Riccardo Pela medico in pensione, ex primario di Pneumologia che già durante la prima ondata della pandemia tornò a prestare servizio all’ospedale Madonna del Soccorso. Una scelta che l’attuale direttore di Pneumologia, Vittorio D’Emilio ha definito «molto saggia anche perchè ci troviamo al cospetto di un professionista di grande esperienza e che certamente darà un grosso contributo in questa difficile fase».
La precettazione
Intanto, ieri, è scattata la precettazione del personale sanitario in previsione della giornata di sciopero.
Le scuole
Le lezioni sono sospese fino al 14 novembre periodo di tempo necessario per procedere alla sanificazione degli ambienti e per consentire all’utenza e al personale scolastico di effettuare il percorso diagnostico e terapeutico. E sull’eventuale spostamento del centro trasfusionale di San Benedetto, il primo cittadino, Pasqualino Piunti ammonisce a «non procedere allo spostamento nella sede di via Romagna, perchè il Trasfusionale deve andare nei locali della formazione del Madonna del Soccorso. Sulla chiusura alle 18 di bar e ristoranti una piccola frangia resiste alle regole. Da oggi non ci saranno sconti per nessuno con controlli e multe fino a 400 euro». Non si placa inoltre la polemica sul video diffuso sul web relativo al Pronto Soccorso del Mazzoni. In una nota, Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano il contenuto e la diffusone del filmato. «Sconvolge la disinvoltura con cui, troppo spesso, strumentalmente, vengono diffuse sul web immagini finalizzate a rappresentare una realtà assolutamente distorta. Ci riferiamo, in particolare, a quanto postato alcuni giorni fa riguardo la situazione del pronto soccorso del Mazzoni nel momento in cui, osservando il filmato, appare una surreale tranquillità che nessun cittadino ha mai avuto la fortuna di trovare. Tranquillità questa volta, però, derivante dalla circostanza che a nessuno, in questo drammatico momento di pandemia, viene in mente di recarsi in certi ambienti se non per assoluta, indifferibile, grave necessità. Tutto prevedibile in una situazione tanto grave quanto eccezionale se non fosse stata strumentalmente rappresentata dal commento fuori campo di una solerte regista la quale, in modo fuorviante, afferma che nel pronto soccorso del Mazzoni di Ascoli tutto è assolutamente tranquillo e non esiste alcuna emergenza derivante dalla pandemia. L’impavida regista - prosegue - al solo scopo di mistificare la realtà, al pari della peggiore negazionista, si limita a filmare corridoi vuoti e sala di aspetto con alcuni malcapitati utenti i quali, in dispregio alle vigenti disposizioni disciplinanti il diritto alla riservatezza, vengono ripresi mentre tristemente aspettano, visibilmente molto preoccupati, il loro turno. spaventoso. Un filmato fuorviante».
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Corriere Adriatico