Confindustria a due teste inizia a prendere forma, però i servizi agli associati non saranno separati

Confindustria: prende forma la divisione tra Ascoli e Fermo
FERMO - I crediti, le candidature per i prossimi presidenti e un futuro in cui i servizi offerti agli associati continueranno ad essere congiunti.  ...

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FERMO - I crediti, le candidature per i prossimi presidenti e un futuro in cui i servizi offerti agli associati continueranno ad essere congiunti. 



Nei prossimi giorni i due triumvirati, quello di Ascoli con Massimo Andreani, Valentino Fenni e Francesco Gaspari e quello di Fermo formato da Giulio Cruciani, Maurilio Vecchi e Arturo Venanzi, si riuniranno per mettere a terra la lettera pervenuta dal collegio speciale dei Probiviri confederali e contenente le indicazioni procedurali che nella prossima estate porteranno all’elezione dei nuovi presidenti di Confindustria Ascoli Piceno e Confindustria Fermo.

 

La ricostituzione di due distinte territoriali, con la stesura di uno statuto e l’elezione di un presidente per parte, sembrava cosa molto più rapida. Probabilmente i probiviri romani hanno concesso più tempo per una migliore e più efficace gestione del recupero crediti. Non si parla di pochi euro. Molte aziende sono in difficoltà causa Covid, hanno problemi di liquidità, e incassare i contributi dovuti a Confindustria non sarà facile per il collegio dei revisori di Confindustria Centro Adriatico. 

La speranza è che il collegio abbia l’autonomia decisionale per concedere una eventuale rateizzazione del credito o addirittura poter eseguire operazioni di saldo e stralcio delle somme dovute dalle aziende. Perché la domanda è: le aziende morose nei confronti di Confindustria Centro Adriatico possono iscriversi a Confindustria Fermo o ad Ascoli? Entro il 31 luglio 2022 le due territoriali dovranno eleggere il proprio rispettivo presidente. Ma sarà un presidente che dovrà avere l’imprimatur da Roma e precisamente dal collegio speciale dei Probiviri confederali. Insomma una candidatura non gradita a Roma non potrà diventare il primo presidente di una delle due neo costituite territoriali. Magari potrà essere il secondo, visto che dopo la prima elezione, tutto tornerà come prima e con le regole dei rispettivi statuti. Ergo, non ci sarà nulla di scontato. Il prossimo presidente di Ascoli e il suo collega fermano dovranno superare l’esame romano, altrimenti… Avanti il prossimo!



Le versioni 2.0 di Confindustria Fermo e di Confindustria Ascoli Piceno avrà due teste e due bocche ma molto probabilmente poco o niente cambierà per l’erogazione dei servizi. Appare impensabile che due strutture autonome, sorrette da due territori in difficoltà economica, abbiano la capacità finanziaria di garantire entrambe gli stessi servizi e con la stessa qualità. Magari si cercheranno nuove alleanze (con Macerata?) ma è probabile che i servizi agli associati erogati da Confindustria Centro Adriatico resteranno tali e quali, anche per offrire la necessaria continuità alle imprese. Fermo e Ascoli separate ma unite nei servizi.

 

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Corriere Adriatico