Il caso della possibile fuga della multinazionale Whirlpool dai monti Sibillini finisce in Parlamento

Lo stabilimento di Comunanza
COMUNANZA -Il caso Whirlpool finisce in Parlamento. In attesa del sit-in davanti alla prefettura di Ascoli Piceno, promosso dai sindacati dello stabilimento di Villa Pera di...

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COMUNANZA -Il caso Whirlpool finisce in Parlamento. In attesa del sit-in davanti alla prefettura di Ascoli Piceno, promosso dai sindacati dello stabilimento di Villa Pera di Comunanza per l'otto luglio, dopo la notizia che la multinazionale americana Whirlpool ha venduto tutto l'asset della Russia alla turca Arcelik,  a causa del contesto internazionale (sanzioni comprese per il conflitto Russia-Ucraina) il temuto smantellamento del sito produttivo sui monti Sibillini finirà all'attenzione del governo. A presentare l'interrogazione a Montecitorio è l'onorevole Lucia Albano di Fratelli d'Italia. Nel sito di Comunanza lavorano 320 operi più molti altri nell'indotto e un eventuale smantellamento sarebbe una mazzata per il comune terremotato. Ci si sta muovendo su più fronti. Il sindaco di Comunanza Alvaro Cesaroni ha incontrato recentemente Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirpool Italia e vice presidente delle operazioni industriali Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa). Un incontro in cui il primo cittadino ha sollevato tutte le preoccupazioni che i lavoratori e un ampio territorio stanno vivendo a causa di questa profonda incertezza. Nessuna risposta chiarificatrice da parte del ceo della multinazionale. Cesaroni intanto ha deciso di convocare a Comunanza, per il 22 luglio prossimo, un incontro ampio con il presidente della Regione Francesco Acquaroli, gli assessori e i consiglieri regionali del Piceno, i sindaci dell'entroterra i sindacati, gli imprenditori delle aziende dell’indotto

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Corriere Adriatico