Comunanza entra nell'Unione del Tronto. Corsa contro il tempo per evitare lo stop della Regione

Comunanza entra nell'Unione del Tronto e Valfluvione
COMUNANZA - L’Unione montana del Tronto e Valfluvione cresce per numero di Comuni, per popolazione e per estensione geografica. Il consiglio degli otto sindaci dei Comuni...

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COMUNANZA - L’Unione montana del Tronto e Valfluvione cresce per numero di Comuni, per popolazione e per estensione geografica. Il consiglio degli otto sindaci dei Comuni che ne fanno parte ha ufficialmente approvato all’unanimità l’entrata di Comunanza, che era già fuoriuscita dall’Unione montana dei Sibillini, della quale faceva parte fin dalla sua fondazione. Il consiglio comunale comunanzese aveva già deliberato la richiesta di adesione che era stata inoltrata all’ente. Si chiude così definitivamente l’aspetto più sorprendente di questi ultimi anni, riguardo l’assetto istituzionale territoriale dell’area montana.

 

Da tempo erano cominciati i mal di pancia sull’andamento gestionale dell’Unione dei Sibillini manifestati più volte dal sindaco comunanzese Alvaro Cesaroni. Una scontentezza cronicizzatasi nel tempo fino al suo acutizzarsi alcuni mesi fa quando Cesaroni, dalle colonne del nostro giornale, aveva annunciato l’intenzione di voler uscire dall’Unione dei Sibillini. Un’esternazione cui nessuno aveva dato molto credito, a cominciare dagli altri dieci colleghi che fanno parte dell’ente, in special modo dai vertici della giunta. Lo stesso presidente e sindaco di Santa Vittoria in Matenano, Fabrizio Vergari, si era detto molto dispiaciuto di questa intenzione ma era stato sempre fiducioso che Cesaroni avrebbe fatto un passo indietro. Ma ciò non è accaduto. Inoltre, sempre da parte della dirigenza dell’Unione dei Sibillini, non vi era affatto convinzione che Comunanza, una volta rimasta fuori, potesse approdare all’Unione del Tronto. Invece questo è successo. Errore di valutazione? Deficit di mediazione? È possibile ma difficile stabilirlo. Certo è che l’uscita di Comunanza sbattendo la porta è stato un montante in piena faccia per l’Unione dei Sibillini, come già ammesso dallo stesso Vergari: «perdere uno dei Comuni più grandi della nostra Unione è un duro colpo per l’ente».

È stata una corsa contro il tempo. Infatti la Regione Marche, alla fine di dicembre, ha approvato una legge che prevede, per un Comune, l’attesa di dieci anni per rientrare nella stessa Unione dalla quale era uscito o per passare ad un’altra. Legge che però non è stata ancora pubblicata nel bollettino ufficiale regionale quindi non ancora in vigore. Lo sarà nei prossimi giorni. Un intoppo sul quale sperava la dirigenza dell’Unione dei Sibillini in modo da lasciare Comunanza fuori da tutto. Ma l’Unione del Tronto ha giocato d’anticipo riunendo il consiglio giovedì scorso e approvando l’entrata di Comunanza e chiudendo la questione. «Sono sicuro che lavoreremo bene insieme – dice Cesaroni – si apre un altro capitolo che sarà molto fruttuoso in un clima di collaborazione nel quale Comunanza potrà dare un forte e significativo contributo». Ora l’Unione del Tronto diventa la più grande con 15.426 abitanti e 9 Comuni, contro i 10.281 e 10 Comuni di quella dei Sibillini. Poi da considerare che Comunanza è il motore trainante dell’economia montana.


Francesco Massi
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Corriere Adriatico