Tre sindaci dei Sibillini: «Dal potabilizzatore di Gerosa risorse anche per noi da reinvestire sul territorio»

Il lago di Gerosa
COMUNANZA - «Un incontro costruttivo e chiarificatore». Soddisfatti sugli interrogativi riguardanti il potabilizzatore sul lago di Gerosa, dopo il confronto con Ciip,...

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COMUNANZA - «Un incontro costruttivo e chiarificatore». Soddisfatti sugli interrogativi riguardanti il potabilizzatore sul lago di Gerosa, dopo il confronto con Ciip, Ato 5 e Consorzio di bonifica Marche, i sindaci Alvaro Cesaroni per Comunanza, Domenico Ciaffaroni per Montefortino, Francesca Grilli per Montemonaco, i cui Comuni insistono sul bacino artificiale.

 

Un faccia a faccia da loro chiesto per conoscere i particolari del progetto che prevede, oltre alla costruzione del potabilizzatore, anche un prelievo sul fiume Tenna di massimo 200 litri al secondo, che, attraverso una condotta, rimpingua l’impianto. Tutto ciò per garantire, in caso di emergenza idrica, acqua potabile al territorio ascolano e fermano.

I tre sindaci hanno chiesto innanzi tutto garanzie sull’impatto ambientale e urbanistico e sulla sostenibilità delle risorse idriche per il territorio. Quindi che la costruzione non pregiudichi il rilancio turistico del lago, intorno al quale sono in atto diversi investimenti per farne uno dei punti più attrattivi. I sindaci hanno anche rivendicato una compensazione di risorse finanziarie, attraverso una legge regionale, verso quei Comuni dove vengono prelevate le acque e dove si trovane le sorgenti. «Un aspetto importante - dice Ciaffaroni – che altre regioni come Piemonte ed Emilia Romagna hanno già in atto. Ciò servirebbe soprattutto per investire in servizi e per cercare di contenere lo spopolamento». Aggiunge Cesaroni: «Vorremmo sapere anche i parametri che fanno scattare l’emergenza e quindi l’utilizzo dell’impianto e fino a che punto è consentito far abbassare il livello del lago. Quindi l’impegno ad investire sulla dispersione delle reti idriche. Abbiamo anche chiesto un incontro, presenti pure la Regione e Enel».

Intanto il progetto va avanti. Un’operazione mastodontica per una spesa di 450 milioni. Si parte con il potabilizzatore di Gerosa ed il prelievo sul Tenna, con un investimento di 60 milioni, di cui 40 dal Pnrr, da spendere entro il 2026, e 20 dalla Ciip. Quindi il potabilizzatore (25 milioni), la condotta dal lago a frazione Croce di Casale (15), una condotta verso il Tennacola (9) e la condotta dal Tenna al potabilizzatore (11). Inizio lavori in autunno. 

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Corriere Adriatico