Comunanza, salvate opere d'arte in alcune chiese dalla Finanza

Il recupero
COMUNANZA - Sono due le attività di recupero, attuate a stretto giro, che la Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, per il tramite dei “Baschi verdi” del Comando...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
COMUNANZA - Sono due le attività di recupero, attuate a stretto giro, che la Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, per il tramite dei “Baschi verdi” del Comando Provinciale di Roma in atto ancora distaccatati nei territori del piceno e del fermano per le esigenze connesse all’emergenza dei sisma, ha portato a termine nei giorni scorsi a Comunanza mettendo in sicurezza numerosi esemplari di interesse storico, culturale e religioso, tipici ed espressivi del territorio.

E’ stato proprio l’intervento dei militari dell’“Anti Terrorismo-Pronto Impiego” che ha determinato l’attivazione e l’organizzazione, da parte del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, delle operazioni di recupero dei beni, attività cui gli stessi “Baschi verdi” hanno partecipato in via diretta, consci di restituire al territorio locale una memoria importante, dall’alto valore storico, culturale e religioso; beni che rappresentano oltremodo per la collettività un valore simbolico di assoluta rilevanza, altamente rappresentativi della comunità che, peraltro, dopo i gravi eventi sismici, aveva in più occasioni manifestato timori per la compromissione dell’integrità dei patrimoni locali.

Il primo recupero è avvenuto presso la Chiesa di Sant’Emidio, in località Ficocchia, risalente al XIII secolo, costruito in pietra di “sponga” e arenaria e che presenta interventi ottocenteschi e, al suo interno, conserva ancora tracce di affreschi nella zona absidale ed archi murati; un intervento molto delicato, determinato dall’inagibilità della struttura e dalle lesioni della vela campanaria, compromettenti la tenuta della stessa campana che rischiava oltremodo di precipitare, con probabile irrimediabile rottura. Il secondo intervento di recupero è stato attuato presso la chiesa SS. Pietro Paolo, in località Gabbiano; all’interno della struttura risalente al 1200 Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico