COMUNANZA - Sono due le attività di recupero, attuate a stretto giro, che la Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, per il tramite dei “Baschi verdi” del Comando...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E’ stato proprio l’intervento dei militari dell’“Anti Terrorismo-Pronto Impiego” che ha determinato l’attivazione e l’organizzazione, da parte del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, delle operazioni di recupero dei beni, attività cui gli stessi “Baschi verdi” hanno partecipato in via diretta, consci di restituire al territorio locale una memoria importante, dall’alto valore storico, culturale e religioso; beni che rappresentano oltremodo per la collettività un valore simbolico di assoluta rilevanza, altamente rappresentativi della comunità che, peraltro, dopo i gravi eventi sismici, aveva in più occasioni manifestato timori per la compromissione dell’integrità dei patrimoni locali.
Il primo recupero è avvenuto presso la Chiesa di Sant’Emidio, in località Ficocchia, risalente al XIII secolo, costruito in pietra di “sponga” e arenaria e che presenta interventi ottocenteschi e, al suo interno, conserva ancora tracce di affreschi nella zona absidale ed archi murati; un intervento molto delicato, determinato dall’inagibilità della struttura e dalle lesioni della vela campanaria, compromettenti la tenuta della stessa campana che rischiava oltremodo di precipitare, con probabile irrimediabile rottura. Il secondo intervento di recupero è stato attuato presso la chiesa SS. Pietro Paolo, in località Gabbiano; all’interno della struttura risalente al 1200 Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico