Salta l'ipotesi di realizzare la Vasca Zero per i rifiuti. Esulta il sindaco di Castignano

Salta l'ipotesi di realizzare la Vasca Zero per i rifiuti. Esulta il sindaco di Castignano
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CASTIGNANO - «Oggi è una nuova alba. Un gran bel giorno. I nostri cittadini possono stare tranquilli. Perché la Vasca Zero è out». È un vero e proprio inno alla vittoria quello del battagliero sindaco Fabio Polini di Castignano. Un elogio che si è levato l’altra sera a margine dell’assemblea Ata, in cui si è deciso che il progetto della gigantesca vasca zero, è definitivamente fuori dal Piano d’ambito dei rifiuti. 

 
La reazione
Ma non è stata una facile vittoria, considerato che non sono mancate le sgomitate da parte di qualcuno dei presenti. «È stata una riunione - dice il primo cittadino castignanese - in cui il vice sindaco di San Benedetto, ha tentato in tutti i modi, anche attraverso una mozione, di riportare i rifiuti nella Valle del Bretta, cercando di far reinserire la Vasca Zero nel piano d’ambito. Anche attraverso una riduzione volumetrica della nuova discarica». Non solo. Secondo Polini, infatti, il vicesindaco di San Benedetto «sosteneva una tesi che faceva acqua da tutte le parti: scagliandosi, quindi, contro il presidente e direttore dell’Ata, contro il dottor Brevi, cioè contro la Oikos, e sostenendo che quanto redatto, non fosse conforme alle decisioni assunte dai sindaci nella famosa Ata di agosto dell’anno scorso. Si è però dimenticato che quando si vota contro una norma, non è una decisione, ma un vero errore». 


Cosa è successo


Dunque la Vasca Zero esce dal piano d’ambito «per ragioni - prosegue il sindaco di Castignano - che sostenni in quella famosa Ata: senza un Piano regolatore dei rifiuti, non si possono individuare nuovi siti di discariche. Specialmente quando si parla di una discarica totalmente privata, in barba a tutte le norme, degli appalti pubblici». La vittoria dell’amministrazione castignanese è stata schiacciante. «Anche se la nostra quota in Ata è risicata - precisa Polini - sugli aspetti giuridici abbiamo detto la nostra: prima derisi, poi ascoltati. Un grazie all’avvocato Lino Vallone e alla dottoressa Sabrina Petrucci, con i quali ho fatto le nottate a studiare e a capire la problematica, con il preciso intento di affrontarla in modo puntuale e pragmatico all’assemblea dei sindaci. Il loro impegno e il loro sostegno, mi hanno permesso di sostenere interventi puntuali all’Ata. E questo ha costretto la Provincia a porre delle domande concrete alla Regione Marche. E la stessa ha risposto con altrettanta precisione rispetto al proprio piano dei rifiuti. Il mio caro amico Monte dell’Ascensione e gli abitanti di Ripaberarda possono tornare a sorridere e stare tranquilli: loro hanno già dato tantissimo alla causa dei rifiuti nel Piceno. Ci aspettiamo ora, da altri, il loro contributo. Quindi, per adesso, non sentiremo più parlare di Vasca Zero. Anche se sappiamo benissimo che bisogna rimanere vigili, perché gli interessi che ruotano intorno al mondo dei rifiuti sono altissimi» conclude Polini.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico