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ASCOLI - Sono 7.219 le multe elevate in 6 mesi, nel Piceno, attraverso gli autovelox. Ovvero una media di 1.200 multe al mese, ma senza considerare che non sono conteggiate le sanzioni comminate dal Consorzio polizia locale Monti azzurri e servizi (che si occupa di gestire tale attività in alcuni comuni) perché non comunicate nei tempi per l’inserimento del report sull’incidentalità stradale pubblicato dalla Prefettura. E quello del controllo del territorio con apparecchiature elettroniche per la verifica della velocità è uno dei temi affrontati, analizzando i dati, nella riunione dello specifico Osservatorio per il monitoraggio dei sinistri stradali sul territorio.
Le strade a rischio
Così come emerge, dai verbali dell’Osservatorio, l’incremento del numero di persone decedute a seguito di incidenti stradali, salito a 10, dai 6 del semestre precedente, prevalentemente a causa di una serie di tragici incidenti sul tratto di competenza provinciale della A14 in concomitanza dei cantieri per i lavori in corso dovuti principalmente, a seguito di accertamenti, ad imprudenza ed imperizia del conducente e alla velocità sostenuta.
Le sanzioni
L’aspetto dei controlli lungo le strade picene per scoraggiare l’alta velocità e al tempo stesso l’incidentalità ha fatto registrare, 7.219 accertamenti di violazioni stradali attraverso il ricorso al posizionamento degli autovelox per un totale di 85 servizi di controllo. Una media di 1.200 contravvenzioni e relative sanzioni ogni mese. Ma su questo aspetto è stata rilevata la mancanza di aggiornamento dei dati da parte del Consorzio polizia locale Monti azzurri che, comunque, andrebbero a far lievitare ulteriormente gli accertamenti e le multe. Sul tema autovelox, invece, è stato rilevato che con gli ultimi servizi attivati a Monteprandone, c’è stato un notevole aumento delle violazioni contestate per eccesso di velocità: un dato considerato preoccupante perché rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alla situazione precedente, quindi con un mancato riscontro dell’effetto deterrente dei controlli. Per quanto riguarda, invece, l’analisi su Ascoli capoluogo, è stato preso atto del positivo azzeramento del numero dei deceduti e del fatto che gli incidenti meno gravi, seppur più frequenti, si sono riscontrati prettamente nel centro abitato e sono dovuti a distrazioni degli utenti, mancate precedenze, tamponamenti. Mentre i sinistri più gravi si sono verificati nelle strade extraurbane.
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