Ascoli, botte ai tre figli minorenni Condannato un padre padrone

Continuano i casi di violenza affrontati dal tribunale di Ascoli
ASCOLI - Il classico padre padrone che in famiglia voleva imporre con la violenza la sua volontà. Per diversi anni i suoi tre figli maschi, che al tempo dei fatti erano...

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ASCOLI - Il classico padre padrone che in famiglia voleva imporre con la violenza la sua volontà. Per diversi anni i suoi tre figli maschi, che al tempo dei fatti erano tutti minorenni, sono stati costretti a subire le angherie cui li sottoponeva il genitore imponendole con violenza e minacce. Bastava poco, un banale motivo, per mandare Khalifa Zaouali, cittadino di nazionalità tunisina, residente a Colli del Tronto,su tutte le furie, ira che poi sfogava sui figli impossibilitati ad accennare una qualsiasi azione di difesa per evitare di essere malmenati con calci e pugni. La cosa più grave di questa situazione familiare era che il padre padrone imponeva ai suoi figli di non frequentare i compagni di scuola o di dar loro confidenza insultandoli e deridendoli. La drammatica situazione è andata avanti per parcehhio tempo fino a quando la madre dei bambini, nonché moglie dell’imputato, non ha deciso di porre fine alle continue violenze. Si è armata di coraggio ed ha denunciato i comportamenti violenti che il marito aveva nei confronti dei loro figli. Sono scattati gli accertamenti da parte dei servizi sociali del Comune di Ascoli. Le assistenti sociali hanno verificato ciò che accadeva in famiglia ed inviato gli atti al tribunale dei minori di Ancona che ha inviato al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Ascoli la richiesta di rinvio a giudizio per il sessantacinquenne Khalifa Zaouali. Al termine della sua arringa il pubblico ministero, Franca Di Giacinto, jha chiesto al presidente della corte che l’imputato venisse condannato a quattro anni di reclusione ritenendolo responsabile dei maltrattamenti in famiglia. Il tribunale lo ha condannato a un anno e quattro mesi e al pagamento di 5mila euro alle parti civili.
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Corriere Adriatico