ASCOLI - La Filcams Cgil di Ascoli ha denunciato la difficile situazione in cui si trovano a dover operare gran parte dei lavoratori impegnati nel settore della vigilanza...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Per questo motivo alla fine di aprile abbiamo scritto al prefetto, alla Procura, alla Questura e anche all’Asur denunciando quanto sta avvenendo ovvero la disdetta e la mancata applicazione del contratto integrativo provinciale da parte di alcune ditte di vigilanza che per far fronte alla concorrenza hanno abbassato il costo del lavoro sulla pelle dei lavoratori - tuona Alessandro Pompei di Filcams Cgil -. Così facendo non si raggiungono i requisiti minimi disciplinati dal decreto ministeriale».
Motivo questo che ha indotto il sindacato apprendere l’iniziativa e denunciare quanto sta avvenendo. «Lo scorso mese di settembre - ricorda Pompei - la Vigile Picena ha recapitato una lettera alle organizzazioni sindacali nella quale si comunicatala disdetta del contratto integrativo provinciale senza addurre motivazioni. Poco tempo dopo anche la FiFa Security sospende di fatto l’erogazione dei buoni pasto disapplicando, quindi, lo stesso contratto. Così facendo si dequalifica l’intero settore mettendo a rischio la concentrazione degli agenti, abbassando così anche il livello di sicurezza». All’inizio del mese è arrivata la risposta della Prefettura che ha informato il sindacato di aver chiesto delucidazioni alle aziende.
«Abbiamo denunciato questa situazione - ha dichiarato Pompei -.perchè non è accettabile che chi rispetta la legge venga penalizzato. Se ci sono dei requisiti minimi previsti, si facciano rispettare e chiediamo a chi è preposto a controllore di prendere iniziative e eventuali provvedimenti. Vogliamo che la nostra denuncia abbia un seguito e per questo non abbasseremo la guardia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico