Monsignor Palmieri è il nuovo vicepresidente della Cei. Il presule: «Mi farò portavoce delle idee del territorio»

Monsignor Giampiero Palmieri
ASCOLI - Monsignor Giampiero Palmieri, vescovo di Ascoli, è stato nominato nella giornata di ieri, vicepresidente della Cei per il Centro Italia. La designazione è...

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ASCOLI - Monsignor Giampiero Palmieri, vescovo di Ascoli, è stato nominato nella giornata di ieri, vicepresidente della Cei per il Centro Italia. La designazione è arrivata nel corso dell’assemblea generale dei vescovi italiani che si sta tenendo a Roma. Si tratta di un ruolo prettamente tecnico, all’interno di una sorta di cabina di regia della Cei che si compone del presidente, del segretario e di tre vice presidenti, uno per il Nord, uno per il Sud ed uno per Centro Italia. Questa “poltrona” era vacante e i vescovi italiani hanno scelto proprio monsignor Palmieri.

 
 
«L’incarico che mi è stato affidato è sostanzialmente di servizio e di animazione. Servizio perché sono il vescovo di riferimento dell’area geografica che rappresento e quindi l’interfaccia tra i vescovi del terriotiro e la Cei. Di animazione perché il mio compito è quello di veicolare presso Conferenza episcopale eventuali idee, valutazioni, riflessioni e problematiche che vengono sollevate dai vescovi del territorio di riferimento. Riguardo alla diocesi di Ascoli, ritengo che questo mio nuovo ruolo non comporti nulla di particolare. Non riveste un grande significato Mi fa piacere ed ho apprezzato molto che dalla diocesi ascolana mi siano giunte, appresa la notizia della nomina, messaggi di felicitazioni». Attraverso un messaggio, la diocesi si è rallegrata con monsignor Palmieri e gli assicura le preghiere per questo nuovo e delicato incarico. 
 


Lunedì, l’arcivescovo Palmieri, insieme agli altri vescovi che partecipano all’assemblea, aveva incontrato il santo padre Francesco. «Non è stato un incontro personale - rivela monsignor Palmieri - ma è un gesto che avviene tutti gli anni all’inizio dell’assemblea. Sono stati affrontati diversi temi nel dibattito che è durato circa due ore. Ciascuno di noi ha potuto porre delle domande ed interloquire con il Santo Padre. Gli argomenti più dibattuti sono stati quello del Cammino sinodale che è in corso di svolgimento, poi la guerra in Ucraina e la questione dei migranti sui quali Papa Francesco si è speso molto. È stato un incontro molto sereno».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico