Ingerisce varechina Grave un sessantenne

Ingerisce varechina Grave un sessantenne
ASCOLI - E’ stato ricoverato all'ospedale Mazzoni un ascolano di sessant’anni che sta lottando per la vita nel reparto di rianimazione per aver ingerito della varechina...

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ASCOLI - E’ stato ricoverato all'ospedale Mazzoni un ascolano di sessant’anni che sta lottando per la vita nel reparto di rianimazione per aver ingerito della varechina che gli ha ustionato gran parte degli organi interni. I medici si stanno prodigando con grande senso di responsabilità ma, nonostante ciò, le condizioni del paziente restano estremamente gravi ed a preoccupare maggiormente è il fatto che, da quando è stato sottoposto alle terapie si sperava di rilevare progressivamente dei miglioramenti che però al momento non si sono evidenziati. La sua vita è appesa ad un filo. Ora si sta cercando di capire quali possa essere stata la causa della disgrazia. Potrebbe essersi trattato di un tentativo di suicidio oppure di una fatale disattenzione per aver scambiato la varechina per una qualunque bibita. La prima ipotesi sembrerebbe avere poca credibilità stando a quanto sostengono i familiari.


Il sessantenne in precedenza non aveva mai destato alcun sospetto sulla possibilità di compiere un gesto estremo. In famiglia si era sempre comportato normalmente ed il suo stato di salute non aveva mai destato particolari preoccupazioni. Per cui si propende per la seconda ipotesi ossia che abbia scambiato il contenitore della varechina per quello di una normale bibita. Il contenitore con la varechina era stato lasciato sopra al piano del lavandino della cucina, così come avveniva giornalmente. Il sessantenne, dopo aver fatto qualche sorso, urlando per il dolore si è accasciato sul pavimento. E' stato immediatamente soccorso dai familiari che, resisi conto della gravità del fatto, per non perdere tempo prezioso, hanno caricato il congiunto su un'auto che di gran carriera si è diretta al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni. Inizialmente si era pensato di trasferirlo in uno dei centri specializzati in ustioni ma il lungo viaggio in ambulanza avrebbe di sicuro aggravato le sue condizioni fisiche.

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Corriere Adriatico