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ASCOLI Di fronte a una Salaria in certi tratti ancora impercorribile – tra cantieri, rallentamenti, semafori e deviazioni – e ad un collegamento ferroviario con tempi biblici, pensare di raggiungere Roma dal capoluogo piceno appare sempre più come una missione impossibile.
Le nuove corse
Ed è in questo scenario – sperando che si possano accelerare i lavori in corso e le procedure da sbloccare sul fronte stradale – arriva un segnale positivo e sicuramente importante per quel che riguarda il trasporto pubblico: il potenziamento delle corse in autobus da e per la capitale a partire da lunedì.
Da lunedì prossimo alla luce della crescente richiesta da parte dell’utenza e anche grazie all’ottimizzazione del servizio offerto, verranno attivate due ulteriori corse che consentiranno di andare a Roma e tornare ad Ascoli dalla capitale tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Una corsa partirà da Porto d’Ascoli (in viale dello sport) alle 14, per poi arrivare ad Ascoli e dirigersi verso il Lazio con arrivo nella capitale alle 17:50, mentre un’altra corsa partirà da Roma Tiburtina alle ore 19:15 per tornare ad Ascoli alle 22,25. Le nuove corse che passano per la superstrada, si aggiungeranno alle corse in partenza dalla provincia ascolana verso la capitale già previste con partenze tutti i giorni dalla stazione di San Benedetto alle 5,20 e alle 8,30 e da quella di Ascoli alle 6 e alle 9,30 e, solo nei festivi, alle 17 dalla stazione di San Benedetto e alle 17:45 dalla stazione ascolana con arrivo alla stazione Tiburtina alle 21 e con partenza da Roma per Ascoli alle 22:15 e arrivo nel capoluogo piceno all’1:25. Il costo dei biglietti resterà invariato, con tariffe di 12 euro da Porto d’Ascoli e di 10 euro da Ascoli.
I nodi
Se sul fronte del collegamento con la capitale in autobus arriva questo potenziamento delle corse della Start, la situazione resta piuttosto critica, invece, sul fronte dei lavori lungo la Salaria per rendere quanto meno più decoroso e percorribile senza troppi problemi quello che resta il principale collegamento tra il Piceno e la capitale. Ma sono ancora numerosi i cantieri in corso o da avviare per risanare i danni provocati dal sisma e altre criticità, tra cui la deviazione in una strada secondaria (anche a rischio frane) all’altezza di Rieti che solleva critiche anche sul fronte laziale.
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Corriere Adriatico