Caos traffico per i cantieri in centro storico. I residenti: "La nostra via è diventata una camera a gas"

Via delle Canterine
ASCOLI - Una situazione insostenibile. E’ quella che da qualche giorno si è creata in via delle Canterine, la strada parallela a Lungo Tronto Bartolomei...

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ASCOLI - Una situazione insostenibile. E’ quella che da qualche giorno si è creata in via delle Canterine, la strada parallela a Lungo Tronto Bartolomei diventata accesso obbligato per le autovetture che non possono più transitare davanti a Santa Maria Intervineas per via della presenza di cantieri alla fine di corso Trieste. La strada che era a traffico limitato, improvvisamente si è ritrovata ad intasarsi in maniera incontrollabile, con lunghe file di automezzi e di velocipedi, non solo provenienti da corso Trieste ma anche da Campo Parignano obbligati a tornare indietro per via delle transenne in via Lungo Tronto Bartolomei.

 

 
I pericoli
Decine tra residenti e i negozianti di via delle Canterine, sono sul sentiero di guerra, impegnati a evitare il pericolo costante costituito dalle autovetture che arrivano persino a sfiorare i portoni delle case e gli stessi passanti. Uno degli ostacoli maggiori è la presenza di un cantiere nella stessa via, rappresentando un problema nel problema, perché l’impalcatura, tra l’altro allestita da tempo immemore, finisce con restringere la carreggiata, attualmente attraversata con grande fatica anche da camion e furgoni. In particolare, all’altezza di uno degli edifici più antichi della via, caratterizzato da colonne trecentesche, il passaggio degli autocarri ogni giorno rischia di arrecare danni sensibili al palazzo per via della mancanza di spazio consentito al passaggio dei mezzi pesanti. «Siamo assediati, con un fracasso di cui non eravamo più abituati» rivela il gruppo dei condomini di uno dei palazzi maggiormente affollati della strada, pronti a sottolineare che il tutto risulta essere amplificato dalle finestre lasciate aperte a causa del caldo. «Una delle difficoltà maggiori la vivono i clienti quando escono dalla nostra attività e rischiano di essere travolti dalle auto in transito davvero inedito per questa zona » rivela Barbara Morganti del forno riferendosi soprattutto ad una clientela di età non propriamente giovanissima. «Questa strada prima con la Ztl è stata sbarrata per tanto tempo ai miei clienti, adesso ci sono i gas di scarico delle auto che dobbiamo respirare per ore» afferma non poco arrabbiata Mimma Losani, titolare della lavanderia Record. «Gli scooter vanno come i pazzi, non attenendosi ai limiti di velocità» dichiara infine Irina Perminova mentre esce a fatica dal palazzo in cui lavora come colf. 


La soluzione


Ma esiste una soluzione? Secondo l’avvocato Giuseppe Falciani sì: «Basterebbe bloccare corso Trieste sud nord. Ovviamente transito libero a chi lavora e ai residenti e riapertura provvisoria (come era prima) di corso Mazzini all’altezza della Bnl solo al transito leggero . Oppure cambio di senso di marcia in corso Trieste con riapertura al traffico di via cairoli sino all’ex palazzo Ina e fino a cotrso Trieste».

 

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Corriere Adriatico