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ASCOLI - Anche il mondo dello sport esprime forte preoccupazione per la situazione del caro bollette, con le problematiche che investono un settore che ha subito gravemente le ripercussioni a causa delle chiusure dovute alla pandemia. E’ un comparto che chiede aiuti per poter mantenere posti di lavoro e servizi importanti anche per la salute del cittadino.
La valutazione
Sergio Torquati della palestra Yuki ricorda che «E’ in arrivo un periodo molto complicato ma sopratutto per le palestre e di chi fa attività di benessere, ma anche chi possiede una piscina: la crisi sarà netta perché le bollette che arriveranno successivamente ai consumi del periodo estivo saranno pesantissime, sopratutto quelle per i mesi di ottobre e novembre- spiega Torquati- Essere proprietario dell’immobile, quindi non ho l’onere dell’affitto e sono un pò avvantaggiato, ma per gli altri sarà veramente dura. Noi abbiamo fatto dei piccoli ritocchi sulle bollette da settembre: si parla di 5 o 10 euro al mese. Nella nostra palestra, però, abbiamo raddoppiato il numero di iscritti confrontandolo allo stesso periodo degli anni prima della pandemia».
I timori
«Non sappiamo ancora cosa succederà questo mese.
Le speranze
« Il condominio nel quale ci troviamo ha approvato un progetto per l’installazione di un pannello fotovoltaico, sperando che i tempi siano brevi, ma temo che ci vorrà circa un anno- aggiunge Massimo Aniballi della palestra “Malibù” - Speriamo di tamponare così i costi, ma nel frattempo si lotta. Io ho aumentato leggermente l’abbonamento dei 4 mesi, lasciando invariato quello annuale. Chi fa l’annuale, spende circa 37,50 al mese - spiega - Le persone vengono comunque, anche sfruttando la zona esterna, evitando gli assembramenti all’interno delle ore più affollate, permettendomi anche un risparmio. Ci aspettiamo degli aiuti, che servono sempre. Io sto lavorando bene ma non posso permettermi di lavorare di meno».
La gestione
« Ancora abbiamo un vecchio contratto e le utenze sono a carico del Comune e , fortunatamente, non sto risentendo di questa problematica - aggiunge Francesco Castelli del centro sportivo “Pennile di Sotto”- Senza quel contratto non riusciremmo più a gestire gli impianti e la situazione diventerebbe ingestibile. A breve si rifarà la gara e ci auguriamo che il contratto possa proseguire. Serve sempre l’aiuto delle istituzioni».
I risparmi
«Prima tenevamo la luce accesa sotto le tettoie e avevamo il tricolore luminoso che adesso teniamo spento. Il metano per le docce è aumentato a livello esponenziale- evidenzia Giuseppe Fratini del centro sportivo “Tofare”- Vogliamo fare una promozione e sconti per chi gioca di giorno. Non serve aumentare le tariffe, visto che le partite di calcetto o padel possono essere viste come spese superflue. Credo che il Comune potrebbe essere promotore di iniziative volte a farci risparmiare, ad esempio, mettendoci in contatto con chi può fare tariffe agevolate. Sul resto siamo impotenti».
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Corriere Adriatico