Turisti all’ultimo minuto, le prenotazioni in discesa per le incertezze. Gli operatori restano ottimisti per la stagione

La piazza di Ascoli Piceno gremita di turisti
ASCOLI - Ottimismo e anche “last minute”: sono queste le armi con cui il turismo ascolano si accinge ad affrontare la nuova stagione ormai alle porte. Tutto ciò...

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ASCOLI - Ottimismo e anche “last minute”: sono queste le armi con cui il turismo ascolano si accinge ad affrontare la nuova stagione ormai alle porte. Tutto ciò nonostante, dopo una prima fase dell’anno molto incoraggiante, sul fronte delle prenotazioni abbia iniziato a pesare nuovamente un’incertezza che deriva soprattutto dagli effetti indiretti della guerra in Ucraina affiancati dall’impennata di prezzi su molti fronti, dal carburante alle bollette.

 

In ogni caso, come confermano gli operatori nel settore della ricettività in città, lentamente le prenotazioni arrivano, sebbene un po’ frenate da alcune disdette legate proprio a questo clima ancora contrassegnato da emergenze e criticità. Si prospetta, dunque, un periodo che va dalla Pasqua ai ponti del 25 aprile e del primo maggio che vedrà comunque molti visitatori nel capoluogo piceno, soprattutto attraverso la modalità del last minute per arrivare comunque ad una possibile saturazione delle strutture. E c’è ottimismo anche in una proiezione più lunga, come andamento, guardando verso l’estate.


Prenotazioni e criticità
Dopo una prima fase molto incoraggiante, ora le ripercussioni dell’emergenza bellica e l’aumento spropositato di costi e prezzi stanno frenando, come detto, le prenotazioni. O meglio, si alternano prenotazioni a disdette legate a vari fattori. «Nello scorso mese di gennaio – sottolinea Matteo Di Sabatino, titolare di due importanti strutture ricettive in pieno centro come Palazzo Guiderocchi e Palazzo dei mercanti – c’è stata una partenza molto positiva, sul fronte delle prenotazioni, proprio in coincidenza con l’affievolimento dell’emergenza Covid. Poi, però, è arrivato questo nuovo scenario con fattori come gli effetti della guerra in Ucraina e l’aumento esponenziale dei prezzi che ha ricreato dubbi e incertezze e questo a comportato una flessione delle prenotazioni. Se vogliamo fare un paragone con lo stesso periodo, quello pasquale e dei ponti di primavera, con il 2019, in percentuale siamo ancora sotto del 20%. Ma restiamo comunque ottimisti, sia perché si punta sempre più sul last minute sia perché, comunque, i miglioramenti ci sono stati. Questa sarà la prima Pasqua senza lo stato di emergenza per Covid e questo psicologicamente sarà di aiuto». «L’andamento delle prenotazioni – commenta Assuntina Rasicci, titolare dell’Albergo Sant’Emidio, sempre in centro storico – è ancora molto lento. Per Pasqua al momento abbiamo prenotazioni per la metà delle camere e la stessa cosa più o meno per i ponti di primavera. Questo perché ci sono prenotazioni ma anche, a seguire, alcune disdette per l’incertezza. Tra l’altro, molte persone prenotano anche in base all’andamento delle condizioni meteo».


Il rimedio


«Le prenotazioni e le richieste di informazioni inizialmente sono state molte – spiega Marco Ciucci, titolare dell’Hotel Pennile, a Porta Maggiore – tanto da far pensare ad un possibile “boom” per i ponti di primavera. Poi, invece, c’è stato un rallentamento a causa delle notizie legate alla guerra e all’inflazione col conseguente caro prezzi. In ogni caso ci sono comunque interessamenti e riscontri, più dell’anno scorso, e la nostra struttura, ad esempio, per il 25 aprile è quasi piena, con piccoli gruppi, anche di motociclisti, che hanno scelto di venire ad Ascoli. Diciamo che per i prossimi ponti primaverili, considerando anche il last minute, che è sempre più la modalità prescelta e in particolare per il nostro hotel, si può parlare quasi di uno scenario pre-pandemia. Nonostante le incertezze sopravvenute, le previsioni restano sicuramente incoraggianti».  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico