Pedemontana, fondi per il tratto dalla Salaria fino a Comunanza

Pedemontana, fondi per il tratto dalla Salaria fino a Comunanza
ASCOLI -  Il completamento della Pedemontana e la realizzazione di un nuovo ponte sull’Ancaranese per favorire il collegamento con l’Abruzzo e, quindi, anche con...

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ASCOLI -  Il completamento della Pedemontana e la realizzazione di un nuovo ponte sull’Ancaranese per favorire il collegamento con l’Abruzzo e, quindi, anche con Roma. Sono questi i due aspetti significativi che sono emersi ieri mattina nel corso dell’incontro presieduto dal presidente della Provincia, Sergio Loggi, e che ha visto la partecipazione del commissario straordinario del sisma Guido Castelli, l’ingegner Fulvio Soccodato di Anas e i sindaci del territorio provinciale per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori post sisma per quanto riguarda le infrastrutture e le strade nel Piceno

 

I poteri


«È stato un incontro molto importante – sottolinea Castelli – perché, da qualche giorno, il governo ha voluto rafforzare i poteri al commissario straordinario per la ricostruzione stabilendo di come si debba occupare anche della riparazione, ovvero di tutti quelli interventi che non sono finalizzati al rimettere in piedi case, palazzi e chiese ma anche creare le condizioni per le quali si possa tornare a vivere quei luoghi. Le strade sono un pezzo di questa strategia». 


Gli investimenti


La struttura commissariale, in questa ottica, sta portando avanti un programma di investimenti in via di attuazione e che ora di arricchisce di un nuovo capitolo. «L’obiettivo è quello di completare la Pedemontana – sostiene il commissario per il sisma – che poi rappresenta proprio l’alternativa all’autostrada per le aree interne. Abbiamo già finanziato il collegamento tra la Val di Chienti, da Caldarola, fino ad Amandola, ma la novità è che nell’ambito dei fondi del Piano complementare del sisma, esistono per poter procedere nel tratto tra Amandola e Comunanza e da Comunanza verso Roccafluvione, fino a Mozzano». Un tratto che, attraverso la superstrada e il raccordo autostradale, rende più agevole il collegamento con l’Abruzzo. E anche per quanto riguarda il raggiungimento della provincia di Teramo, delle importanti novità sono emerse dall’incontro tecnico con Anas per quanto riguarda il ponte sull’Ancaranese.

«Abbiamo delle risorse che insieme con la Regione Marche possiamo utilizzare per il nuovo Piano delle opere pubbliche – spiega Castelli – e potremmo integrare una serie di risorse già previste dall’Anas per circa 5,5 milioni di euro. Abbiamo necessità di attendere che l’Anas quantifichi quanta parte di risorse possa riconvertire verso l’idea di un nuovo ponte che dovrà prevedere la demolizione e la ricostruzione dell’attuale. Dunque, sono scelte che hanno un peso economico importanti ma, siamo certi, di poter riuscire a centrare l’obiettivo». 


Il programma

 

 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’ingegner Fulvio Soccodato che ha ribadito il programma di investimento post sisma portato avanti dal 2016. «Si è fatto il punto con tutti i sindaci del Piceno sugli interventi del Piano di ripristino e messa in sicurezza: oltre 600 interventi per un importo complessivo di più di mezzo miliardo di euro – dice il dirigente Anas -. Questo piano è stato integrato dal Fondo complementare con l’ammodernamento di importanti assi viari che vengono migliorati e messi in sicurezza per una rigenerazione complessiva del sistema viario della provincia di Ascoli. Quindi ai 550 milioni di euro di ripristino emergenziale post sisma si aggiungono investimenti dell’ordine di 150 milioni». 


Il collegamento


Risorse che, come detto, verranno utilizzate anche per migliorare il collegamento con il vicino Abruzzo e risolvere l’annoso problema del ponte sull’Ancaranese. «Il ponte è costituito da due infrastrutture: uno in muratura e l’altro in calcestruzzo su cui si stanno effettuando delle verifiche tecniche e stiamo aspettando i risultati delle prove di carico per valutare la capacità di sopportare il traffico nel momento in cui si andranno a realizzare gli interventi di manutenzione sul ponte in muratura già previsti – spiega Daniele Tonelli –. La prospettiva che abbiamo oggi, è quella della costruzione di un nuovo ponte che sia più sicuro visto che quel ponte diventa un punto nodale per il collegamento con l’Abruzzo». 

 

 

 

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Corriere Adriatico