Paline segnavia divelte sui Monti Gemelli, l'appello di Nardi: «Chi vede qualcosa deve denunciare»

Paline segnavia divelte sui Monti Gemelli, l'appello di Nardi: «Chi vede qualcosa deve denunciare»
ASCOLI Non si fermano gli atti di vandalismo in alta quota nella zona della Montagna dei Fiori. Vittime le paline segnavia, piegate, spezzate o addirittura divelte che si trovano...

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ASCOLI Non si fermano gli atti di vandalismo in alta quota nella zona della Montagna dei Fiori. Vittime le paline segnavia, piegate, spezzate o addirittura divelte che si trovano nella zona della Croce della Girella. Gli ultimi episodi risalgono a qualche giorno fa. La segnaletica è stata apposta di recente dai soci della sezione Cai Val Vibrata-Monti Gemelli che hanno tabellato tutta l’area di loro competenza per garantire una migliore e più sicura fruizione della montagna, soprattutto a chi non è esperto della zona.

 

 

A questo fenomeno, verificatosi di recente, si aggiunge un altro problema, anch’esso sostanzialmente nuovo, con cui debbono convivere gli amanti della montagna: i danneggiamenti (gomme squarciate e finestrini mandati in frantumi) e i furti alle auto in sosta nei vari punti di partenza per le escursioni. Episodi più che altro odiosi perché all’interno delle vetture c’è poco da rubare, mentre sono salate le spese per rimettere a posto l’auto.

La riflessione

Marco Nardi, presidente della sezione Cai Val Vibrata-Monti Gemelli, che conta oltre 400 soci, interviene indignato: «Con alcuni volontari dedichiamo diversi giorni a settimana a riaprire la ricca rete sentieristica dei nostri monti; un lavoro duro, che implica il trasporto “a spalla” in alta quota di attrezzi, paline, trivella, generatore e tanta altra ferraglia. Dedichiamo il nostro tempo libero alla sicurezza dei sentieri e alla loro percorribilità. Senza di ciò tanti escursionisti non potrebbero frequentare la montagna o si perderebbero. Mi domando: chi può essere così idiota da farsi tre, quattro ore di camminata, respirare l'emozionante aria di montagna, godere della bellezza dei panorami e poi rovinare e imbruttire tutto, spezzare e rompere la segnaletica, deturpare l'ambiente lasciando moncherini di paline tristemente spogli? Almeno chi ruba lo fa per un proprio tornaconto, i vandali deturpano senza motivo alcuno. Io una tesi ce l'ho: il vandalo di montagna è sicuramente un falso montanaro.

Sicuramente cova rancore ed odio contro il prossimo, vive la montagna come possesso personale, quindi è violento e socialmente pericoloso: sono convinto che in fondo non sia poi così felice. I veri montanari vanno in vetta per passione, per respirare aria pulita, per vivere bei rapporti umani. Il vandalo di montagna sicuramente cova rancore ed odio contro il prossimo, vive la montagna come possesso personale. Sono convinto che in fondo non sia felice. Se poi il vandalo, che definirei più correttamente teppista per non offendere l'antico popolo nomade, non è solo ma ha trovato la compagnia di qualcuno della sua risma, beh, che volete, spesso i delinquenti hanno bisogno di un “palo” per non farsi scoprire. Sono anche vigliacchi».

L’appello

Il presidente Nardi, poi, lancia un appello: «È un avviso per i montanari veri: se avvistate il o i soggetti di cui sopra, non siate timidi, avvisate subito le forze dell'ordine, che conoscono il problema e sono state più volte allertate. Ma hanno bisogno di tutti noi, che in montagna andiamo spesso e in tanti, e siamo in grado di presidiare il territorio che amiamo come nessun altro».

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Corriere Adriatico