Ecco i marciapiedi tecnologici: sensori sotto il pavimento, cordoli in plastica e sostituzione del porfido con lastre di travertino

Marciapiede del centro storico
ASCOLI -  Il sogno di una città senza barriere architettoniche ora inizia ad assumere, seppure parzialmente, i contorni della concretezza attraverso il primo...

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ASCOLI -  Il sogno di una città senza barriere architettoniche ora inizia ad assumere, seppure parzialmente, i contorni della concretezza attraverso il primo intervento per una città più accessibile. Il progetto esecutivo c’è già. E nelle prossime settimane, ovvero entro settembre, è previsto l’avvio del primo cantiere ad Ascoli per un intervento, sbloccato dal sindaco Fioravanti e l’assessore ai lavori pubblici Cardinelli, mirato a rendere più fruibile, anche alle persone con disabilità o con problemi motori come ad esempio gli anziani, un’ampia zona della città. Non più, dunque, il singolo intervento inserito nell’ambito di un’opera pubblica, ma un discorso più esteso e focalizzato specificatamente sull’accessibilità. 

 
Il progetto
Nello specifico si adeguerà, con l’innesto di scivoli e modifica dei marciapiedi anche con sensori speciali per ipovedenti, tutto il tratto di via Angelini da Porta Romana fino a piazza Roma. Un’opera che sarà finanziata con fondi ministeriali per 130mila euro. Sulla scorta delle indicazioni ricevute dal sindaco e da Cardinelli, è stato ora definito il progetto esecutivo – che permetterà di sbloccare il cantiere – per l’abbattimento delle principali barriere architettoniche lungo il percorso che va da piazza Roma fino al termine di via Dino Angelini, tenuto conto dei futuri interventi su corso Trieste che, anche sul fronte dell’accessibilità, andranno a riconnettersi con l’intervento in partenza ora (che sarà il primo stralcio rispetto ad altri successivi lavori). Per l’abbattimento delle barriere mantenendo una linea univoca anche con l’attuale impatto estetico dei marciapiedi, si utilizzerà il travertino bianco, considerando la possibilità, gradualmente, che tutti gli attuali marciapiedi esistenti in porfido nel centro storico nel tempo vengano tutti rifatti proprio in travertino. 


Gli abbattimenti


Gli abbattimenti saranno dotati di “segnale di pericolo valicabile”, con l’inserimento, dove possibile, di specifici percorsi. Dove si potrà, inoltre, l’abbattimento delle barriere con le rampe verrà realizzato in una nuova porzione realizzata a lato del marciapiede esistente. Questa nuova tipologia costruttiva è molto apprezzata dalle associazioni in quanto protegge il pedone nella fase dell’attraversamento pedonale riducendo la distanza di percorrenza. Inoltre, questo tipo di inserimento laterale delle rampe rende impossibile la sosta di auto a fianco al marciapiede invadendo temporaneamente l’attraversamento pedonale. Si prevede inoltre, in alcuni tratti, la posa di alcuni dissuasori per evitare il parcheggio di autoveicoli sul marciapiede. L’eventuale necessità di ulteriori dissuasori sarà valutata successivamente sulla base delle esigenze che si evidenzieranno durante l’uso. Laddove è stato ritenuto prioritario il mantenimento dei parcheggi esistenti o la modificabilità della viabilità, sono state adottate soluzioni di abbattimento inserite nel confine dei marciapiedi esistenti, utilizzando per impedire la sosta irregolare, cordoli in materiale plastico giallo fissati sulla pavimentazione bituminosa. Sono state privilegiate soluzioni che consentono di ottenere un percorso in quota di almeno 90 centimetri al fine di consentire, per coloro che non devono attraversare, il transito sul marciapiede senza incorrere nella scomodità delle rampe che, specie per i disabili motori, creano contraccolpi vertebrali comunque spiacevoli. Questo primo intervento di abbattimento delle barriere architettoniche prevede anche la realizzazione delle indicazioni tattilo-plantari con l’inserimento di “tag” a radio frequenza per poter fornire a persone ipovedenti informazioni auditive. In questi casi la pavimentazione sarà realizzata in lastre di quarzo cemento. 

 

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Corriere Adriatico