Comitati di protesta ad Ascoli e in Riviera: sanità, sale la tensione

Comitati di protesta ad Ascoli e in Riviera: sanità, sale la tensione
ASCOLI Tensione alle stelle ieri presso gli ospedali del Madonna del Soccorso e del Mazzoni. Nei cortili di entrambi i nosocomi si sono svolti i presidi dei sindacati in...

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ASCOLI Tensione alle stelle ieri presso gli ospedali del Madonna del Soccorso e del Mazzoni. Nei cortili di entrambi i nosocomi si sono svolti i presidi dei sindacati in concomitanza con gli incontri che la Regione ha avuto con i primari, ma non sono mancate scintille sia a San Benedetto nel momento in cui la direzione Ast ha allontanato la stampa in attesa del governatore Francesco Acquaroli, il quale ha scelto di entrare dalla porta posteriore per evitare domande e interviste da parte dei giornalisti, sia in Ascoli quando la stessa Nicoletta Natalini si è scagliata contro i sindacati e la consigliera regionale Anna Casini assieme il deputato Augusto Curti chiedendo di allontanarsi. 

 

La tensione 


«Siamo sotto assedio». Così la direttrice Ast Nicoletta Natalini si è difesa, ieri mattina, nel momento in cui ha cercato di allontanare in maniera decisa i giornalisti che si trovavano nel cortile del corpo F in attesa del presidente Acquaroli, sostenendo che si trattava di proprietà privata dove la stampa non poteva sostare. «Noi paghiamo l’Imu qui quindi è proprietà privata e voi non potete rimanere», sono state le parole della direttrice determinata ad allontanare la stampa. Episodio che dà il polso del clima e della tensione che si respirava nel corso dell’incontro che i vertici regionali hanno avuto con il corpo medico, che ha visto in contemporanea lo svolgimento di ben due presidi da parte delle sigle sindacali per denunciare e protestare contro le politiche sanitarie adottate nel Piceno. 
E momenti di tensione anche nel pomeriggio quando la direttrice Natalini ha cercato di allontanare i sindacati e gli esponenti Pd Casini e Curti intimandoli a non rimanere nel cortile del Mazzoni a protestare. 


Due presidii una battaglia


Due presidi per un’unica battaglia. All’entrata del Pronto soccorso Nursind e Usb hanno dato seguito alla propria protesta puntando soprattutto alla carenza di personale. «Quella di oggi è solo una tappa di una lunga mobilitazione iniziata mesi fa- ha spiegato Mauro Giuliani segretario dell’Usb- venerdì prossimo si terrà lo sciopero che sarà solo il primo passo dell’agitazione proclamata da tempo. Il problema maggiore è legato alla carenza di personale. Si contano almeno 41 operatori in meno alla fine di quest’anno precisamente: mancano all’appello 15 oss, 6 infermieri, 6 ausiliari, 2 tecnici e 12 amministrativi. Così come mancano all’appello 23 posti letto e questo». Sul fronte ascolano è stata sottolineata la criticità emersa negli ultimi giorni con la cancellazione dei posti letto in Neonatologia mentre solo ieri sono stati pagati gli arretrati agli oss riferiti al 2022. 


La denuncia 

 

A pochi metri di distanza, precisamente davanti all’entrata principale del Madonna del Soccorso è andata in scena la protesta messa in campo da Cgil, Cisl, Ugl salute, Fials e Nursing up. Sigle che hanno puntato il dito soprattutto sull’assemblea sindacale negata dalla direzione Ast. «Oggi – ha spiegato Viola Rossi segretaria provinciale Cgil – avremmo voluto tenere un’assemblea sindacale m ci è stato negato e stiamo valutando di impugnare il provvedimento per condotta antisindacale. Era importante che noi partecipassimo all’incontro con la Regione proprio per rappresentare lo stesso corpo medico che ovviamente non si metterà a discutere con il governatore». Sul fronte delle problematiche il nodo è sempre legato al personale e la segretaria Rossi ha ricordato come il prossimo 30 aprile scadranno 70 contratti a tempo determinato e non si sa se si procederà con una proroga. 



L’Ugl più moderata si è limitata a dire attraverso Benito Rossi: «Siamo distanti da qualsiasi strumentalizzazione politica. La Regione Marche è chiamata a risolvere problemi creati dai precedenti governi». Nel corso dell’incontro che Acquaroli assieme all’assessore Filippo Saltamartini ha avuto con i primari dei due presidi c’è stato un clima di ascolto a cui però non sarebbero seguite risposte o paventate soluzioni.
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Corriere Adriatico