Green pass e tamponi, mille nodi. E le associazioni sportive non sanno più cosa fare

Green pass e tamponi, mille nodi. E le associazioni sportive non sanno più cosa fare
ASCOLI - Le società sportive cittadine si preparano al ritorno alle attività dopo un lungo periodo dovuto alle incertezze provocate dalla pandemia. Si cerca...

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ASCOLI - Le società sportive cittadine si preparano al ritorno alle attività dopo un lungo periodo dovuto alle incertezze provocate dalla pandemia. Si cerca così di far ripartire anche quelli che sono definiti, in maniera assolutamente non veritiera, sport minori e che fanno parte del cuore pulsante della città.

 

«Noi abbiamo in gestione la palestra di Pennile di Sotto e proseguiamo con la sanificazione della struttura, cosa che abbiamo sempre fatto - sottolinea Giuseppe Feriozzi, presidente della Pallavolo Ascoli -Serve il Green pass, ma il 90% dei ragazzi che abbiamo contattati sono già convinti di questo metodo: faremo controlli e ripartiremo come lo scorso anno. Stiamo ricevendo i comunicati dalla Fipav dove si chiede, nella prima fase ad inizio stagione, anche un tampone di conferma, ma non sappiamo se la cosa è valida anche per chi ha il Green pass - dice Feriozzi - La palestra la gestiamo noi fin dal 2016 dividendola insieme alla Maga Game, ma gli spazi sono abbastanza sufficienti per entrambi. Stiamo cercando di intercettare il bonus 110% per il rifacimento degli spogliatoi e se riusciamo ad approfittarne, sarà meglio per tutti. Il 10 settembre vorremmo organizzare anche un’amichevole tra due squadre di serie A 3, Fano e Grottazzolina per un memorial in ricordo di Zè Cottilli».


Anche il calcio a 5 si sta organizzando in vista della ripartenza. « Noi facciamo attività al chiuso e c’è l’obbligatorietà del Green pass: chi non è vaccinato deve fare un tampone ogni 3 giorni. Per questo aspetto siamo in difficoltà - sottolinea Massimo Cottilli della Askl - Lo scorso anno abbiamo speso ottomila euro per i tamponi per fare i campionati: ci avevano promesso aiuti economici che però non sono mai arrivati. I giocatori della prima squadra sono quasi tutti vaccinati e coperti- spiega Cottilli- La nostra struttura principale è il palazzetto di Monticelli che è ancora occupato dal centro vaccinale: speriamo che si liberi a breve, visto che ci saranno sovrapposizioni di orario con le altre squadre e gli altri sport, creando situazioni complicate».

«Tutti i tecnici e il personale dovranno consegnarci il Green pass. Per gli atleti dai 15 anni in su, la maggior parte è vaccinata, ma per adesso a loro non lo chiediamo, perché operiamo all’aperto ma a breve dovranno consegnarcelo perché tutti devono essere coperti- evidenzia Tonino Brutti dell’Asa Ascoli - Anche nel periodo di ferragosto si sono svolti gli allenamenti, così come l’attività degli arbitri è ripartita regolarmente- sottolinea Brutti - Sanificheremo ogni 15-20 giorni tutti gli ambienti, mentre sulle strutture siamo un pò in ritardo ma le difficoltà del covid hanno creato problemi a tutti. Il Comune ha già garantito che nel 2022 verrà rifatta la pista e noi ci impegneremo nell’arredare il tutto con attrezzature più moderne».


« Abbiamo ragazzi che hanno allergie ai vaccini mentre altri hanno i genitori sono contrari e questo ha comportato una riduzione di circa il 50% degli atleti» spiega Maurizio Caponi di “Ascoli Basket - Il Palabasket di Via Spalvieri non ha bisogno di interventi dovuti al Covid ma di altre migliorie dovute all’usura del tempo. La spesa dei tamponi è importante ma noi vogliamo stare vicini alle famiglie: forse andremo ad incidere sulla quota associativa». «La situazione è complessa perché bisogna preservare le precauzioni già messe in atto lo scorso anno. Ci sono ingressi e uscite separate e chiederemo il Green pass, mentre chi non l’ha fatto farà il tampone- dice Angelo Procaccini della Polisportiva Borgo Solestà - Ci preoccupa chi vuole abbandonare l’attività sportiva, ma noi vogliamo tornare alla normalità. Si parla di incentivi per i tamponi per i più piccoli e questa attenzione ci aiuta». Infine Nando Gozzi di Ascoli Rugby aggiunge:« 


Noi non abbiamo mai chiuso e ripartiamo con l’ottica dell’azione sociale che abbiamo sempre intrapreso. L’attività motoria, per i ragazzi, è sempre fondamentale, così come la socialità da recuperare. Rafforzeremo il numero dei tecnici e il 4 e 5 settembre faremo degli open day regionali nel rispetto della normativa. Per usare gli spogliatoi servirà il Green pass e abbiamo anche aperto le attività per gli over 35».

 

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Corriere Adriatico