A Vallesenzana la discarica dei ladri: abbandonati i cavi privati del rame. La Provincia pronta a bonificare l'area

I rifiuti abbandonati a Vallesenzana
ASCOLI - Una zona prediletta da chi abbandona rifiuti pericolosi e ingombranti che rischia di diventare un problema di portata nazionale. È quello che è accaduto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Una zona prediletta da chi abbandona rifiuti pericolosi e ingombranti che rischia di diventare un problema di portata nazionale. È quello che è accaduto dopo l’ennesimo scempio relativo alla mole di immondizia ritrovata lungo la strada provinciale 116 a Vallesenzana, l’arteria che si riallaccia alla Provinciale 73 di Ripaberarda, a qualche chilometro dall’ bitato di Poggio di Bretta nei pressi di Case Rosse. 

 

 

Lì, da almeno due anni, ignoti abbandonano quantità di immondizia, principalmente materiale elettrico, ad alto rischio ambientale. Una discarica pericolosa ed antiestetica che deturpa lo scenario spettacolare dei calanchi, di grande suggestione turistica e continuamente percorso da mountain bike. Una meraviglia dal punto di vista paesaggistico. Si fa fatica a porre rimedio. La sporcizia rimane lì per molto tempo, con gli operatori ecologici e i semplici cittadini che non possono raccoglierla. 



La discarica, oltre a scatenare l’ira di sportivi, ambientalisti e naturalmente degli stessi residenti della zona, ha posto anche interrogativi inquietanti, perché tra i rifiuti rinvenuti figurano sempre cavi da cui è stato eliminato il rame, facendo quindi ragionevolmente pensare ad abbandoni conseguenti a furti. Quel che appare sotto gli occhi di chi arriva sul tornante in oggetto è una distesa non autorizzata di pattume considerato a rischio sotto un cartello che, paradossalmente, intima il divieto di praticare la caccia. L’ennesimo ritrovamento ha sollevato un polverone tale che ieri in Provincia si è svolto un tavolo tecnico istituzionale convocato dal presidente Sergio Loggi, con il consigliere con delega all’ambiente Simone De Vecchis, il comandante della Polizia provinciale Luigi Cataldi, la comandante della Polizia di Ascoli Patrizia Celani, il presidente di Ascoli Servizi Comunali Andrea Zambrini e, per la raccolta rifiuti di Ascoli Servizi Comunali Serenella Baiocchi. L’incontro ha permesso di focalizzare l’emergenza legata a quanto accade lungo la strada provinciale 116 a Vallesenzana e poi di pensare ad affidare ad una ditta altamente specializzata l’incarico di rimozione dei numerosi materiali presenti, provvedendo al loro giusto conferimento e smaltimento. Il presidente Loggi si è impegnato a prevenire e contrastare l’abbandono incontrollato di rifiuti, oltre a difendere la natura e individuare i responsabili di simili misfatti. Palazzo San Filippo, che in base al Testo unico ambientale esistente svolge funzioni di programmazione e organizzazione della filiera relativa alla gestione dei rifiuti in ambito territoriale locale, si impegnerà a favorire le migliori azioni volte a prevenire e a contrastare un problema di gravissima entità, che finisce inesorabilmente con il deturpare il paesaggio e danneggiare l’ecosistema. 
  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico