Corso Trieste attesa finita: a giugno iniziano i lavori. Ma saranno lunghi, dureranno un anno

Corso Trieste attesa finita: a giugno iniziano i lavori. Ma i lavori saranno lunghi, dureranno un anno
ASCOLI  - Corso Trieste sarà nuovamente trasformato in un cantiere, per il terzo e definitivo stralcio di completamento che prevede la vera e propria riqualificazione,...

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ASCOLI  - Corso Trieste sarà nuovamente trasformato in un cantiere, per il terzo e definitivo stralcio di completamento che prevede la vera e propria riqualificazione, intorno alla metà di giugno. L’Arengo, infatti, ha proceduto all’aggiudicazione dell’appalto per la ripavimentazione e tutti gli altri interventi previsti nel progetto, dal rifacimento dei marciapiedi, all’abbellimento di altre aree nella zona di piazza Simonetti e all’illuminazione “old style”, ovvero con lampioni retrò e più adeguati all’immagine del centro storico.

 

Con l’individuazione dell’impresa chiamata a realizzare il complesso e atteso intervento – che andrà avanti secondo i programmi del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli - nonostante le complicazioni dovute ai cantieri già presenti per sisma ed ecobonus – si entra, quindi, dal prossimo mese di giugno nella fase operativa più importante, in coda agli interventi già realizzati da un anno a questa parte sui sottoservizi, per restituire alla città un corso completamento rinnovato dopo 36 anni di attesa. E se non sorgeranno intralci imprevedibili il maquillage dovrebbe essere completato intorno a giugno del 2023, considerando che il bando della gara di appalto prevede la conclusione entro un anno. 


Finalmente, dopo le prime due fasi di lavori già effettuati rispettivamente nella primavera e poi a fine settembre del 2021 e relativi alle reti fognarie, idriche e del gas, adesso si entra nella fase finale e più importante: quella della riqualificazione vera e propria con ripavimentazione, nuova illuminazione e altri interventi collaterali come, ad esempio, il rifacimento dei marciapiedi. A realizzare l’importante intervento sarà l’impresa Gentile srls di Isernia per un costo di 1,6 milioni di euro, a ribasso rispetto alla base di gara di 2,1 milioni di euro. A questo punto, nei prossimi giorni si stringeranno i tempi per i passaggi necessari per arrivare quanto prima all’avvio di questa terza fase dei lavori che includerà anche un ulteriore intervento sulla rete idrica, L’apertura del cantiere, di fatto, è prevista prima del 15 giugno.

«Entriamo nella fase più importante – spiega l’assessore ai lavori pubblici Cardinelli – per la riqualificazione di corso Trento e Trieste, ovvero uno dei punti di riferimento per la viabilità del centro storico. Inevitabilmente ci sarà qualche disagio, ma cercheremo di fare tutto il possibile per ridurli al minimo, nonostante le complicazioni inevitabili venutesi a creare con la presenza di altri cantieri per post sisma ed ecobonus proprio lungo il corso, andando avanti con un intervento atteso da 36 anni». 


Proprio per partire spediti nonostante la presenza di due cantieri privati già al lavoro lungo il corso, su indirizzo del sindaco e dell’assessore Cardinelli, si è deciso di iniziare il nuovo intervento dalla zona più a nord, ovvero quella davanti alla chiesa di Santa Maria intervineas. In tal senso, quindi, si procederà gradualmente per poi spostarsi verso sud, facendo in modo di non interferire con i lavori in corso nei cantieri privati presenti. E chiaramente, sulla base dell’area interessata dai lavori, si procederà anche con specifiche ordinanze per la regolamentazione del traffico con le necessarie modifiche. Si procederà, tratto dopo tratto, con il rifacimento della pavimentazione stradale utilizzando lastre di basalto lavico dell’Etna di colore grigio. Si tratta di un materiale molto più spesso e consistente di quello attuale, per una maggiore tenuta a lungo termine dal punto di vista del traffico. 


Tra le novità contemplate dal progetto, è prevista la demolizione parziale del muretto situato dietro l’edicola che divide piazza Simonetti da via Giudea, dando così maggiore respiro alla zona, creando delle gradinate a scendere proprio verso via Giudea, tipo mini-anfiteatro, su cui fermarsi per una sosta, magari anche per la lettura, con sedute e nuovi elementi di arredo. Su piazza Simonetti, per delimitare la carreggiata, verranno inserite delle fasce di travertino. Per l’illuminazione, come detto, in piazza Santa Maria intervineas, è prevista una specifica illuminazione che ha come obiettivo quello di valorizzare la chiesa. 

 

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Corriere Adriatico