Troppi cantieri ancora aperti: la viabilità rischia la paralisi. Domani un vertice per fare il punto

Troppi cantieri ancora aperti: la viabilità rischia la paralisi. Domani un vertice per fare il punto
ASCOLI -  L’invasione dei cantieri in città, tra lavori avviati e programmati ma ancora in fase procedurale, tocca numeri inimmaginabili: siamo addirittura...

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ASCOLI -  L’invasione dei cantieri in città, tra lavori avviati e programmati ma ancora in fase procedurale, tocca numeri inimmaginabili: siamo addirittura intorno a circa 2.800 (per la precisione 2.799, considerando i certificati di accessi agli atti per avviare le procedure) facendo riferimento al periodo dal 2020 fino allo scorso 5 maggio. Numeri che per un certo verso sono incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda gli interventi di ricostruzione post sisma e comunque di riqualificazione, ad esempio attraverso l’ecobonus, del patrimonio immobiliare presente ad Ascoli. 

 


Ma, rovescio della medaglia, questa consistente massa di interventi tra quelli avviati e quelli in arrivo preoccupa fortemente anche per la gestione dell’impatto che questi potenziali tremila cantieri o quasi potranno avere nei prossimi mesi sulla vivibilità, traffico e sosta inclusi. E’ per questo motivo, dunque, che ora l’Arengo ha ora deciso di riconvocare per domani - su input del sindaco Marco Fioravanti e del vice sindaco con delega all’Urbanistica, Giovanni Silvestri, in stretto coordinamento col dirigente Ugo Galanti e tutta la struttura tecnico – un tavolo tecnico operativo (dopo la riunione dell’ottobre scorso) destinato a diventare permanente proprio per gestire la grande massa di cantieri in arrivo cercando di creare meno disagi possibili alla città.

E, tornando ai numeri, oltre alle 2.799 richieste di accesso agli atti per l’avvio delle procedure dal 2020 al maggio scorso, sempre nello stesso periodo risultano 522 pratiche avviate per la ricostruzione privata, mentre sul fronte dei cantieri già aperti, sempre dal 2020 al 5 maggio scorso risultano 1.583 le comunicazioni di inizio lavori. 


«Abbiamo deciso di riconvocare il tavolo operativo, dopo- spiega il vice sindaco Silvestri – con l’intenzione di trasformarlo in tavolo permanente, con riunioni a cadenza periodica, proprio per coordinare tutti gli addetti ai lavori e individuare le possibili soluzioni per raccordarsi e ridurre al massimo disagi e impatto sulla città e i suoi abitanti. Magari calendarizzando i vari interventi con attenzione, in base anche alle difficoltà legate proprio alla viabilità e anche evitando forti criticità nello stesso periodo nelle stesse zone. L’obiettivo è muoversi in maniera coordinata e senza aggravare i disagi già esistenti per questo proliferare di cantieri».

E su questo fronte, ad esempio, in passato si era arrivato anche alla sospensione temporanea di alcune autorizzazioni proprio perché avrebbero costretto alla chiusura del transito veicolare in zona nevralgiche della città. «Un incontro, dunque, molto importante – aggiunge Silvestri – tanto più in una fase dove ci sono anche diversi cantieri in corso o da avviare per le opere pubbliche. Inoltre, con l’occasione si ricorderà anche l’aspetto fondamentale della sicurezza dei cantieri». I

 


Un tavolo al quale, nel dettaglio, il sindaco Fioravanti, Silvestri e il dirigente Galanti hanno invitato l’Ordine degli ingegneri della provincia, l’Ordine degli architetti, il Collegio dei geometri, l’Ordine dei geologi, l’Ordine dei dottori agronomi e forestali, il Collegio dei periti agrari, il Collegio dei periti industriali, l’Ance di Ascoli, l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari (sede provinciale di Ascoli), l’Unai (Unione nazionale amministratori di immobili), l’Anapi (Associazione amministratori professionisti di immobili), la Cna imprese, l’Ufficio speciale ricostruzione Marche, l’Area vasta 5 dell’Asur e la comandante della polizia municipale. 

 

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Corriere Adriatico