Calano i consumi, scende l’utile: l’assemblea della Ciip approva i conti

Calano i consumi, scende l’utile: l’assemblea della Ciip approva i conti
ASCOLI - Con una maggioranza che ha rasentato l’unanimità, i sindaci soci della Ciip hanno dato il via libera al bilancio consuntivo 2022-2023. All’assemblea...

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ASCOLI - Con una maggioranza che ha rasentato l’unanimità, i sindaci soci della Ciip hanno dato il via libera al bilancio consuntivo 2022-2023. All’assemblea hanno partecipato i rappresentati dei Comuni che detengono le quote della società che gestisce il ciclo delle acque e la depurazione nel Piceno e in parte del Fermano pari a circa il 90%. al momento del voto tutti hanno votato a favore dell’approvazione dell’importante documento contabile ad eccezione di due soli sindaci.

 

Il primo cittadino di Castignano, Fabio Polini, ha preferito astenersi ed ha motivato la sua scelta puntando il dito contro l’aumento della tariffa dell’acqua, applicata all’inizio dell’anno, poichè i rincari si ripercuotono sulle famiglie. Fatto, questo, che secondo quanto sostenuto dal sindaco Polini nel corso del suo intervento, potrebbe indurre i cittadini ad un uso parsimonioso della risorsa idrica. Unico voto contrario, invece, è stato quello del sindaco di Folignano, Matteo Terrani. Il primo cittadino, già in passato, aveva criticato la gestione portata avanti dal presidente della Ciip, Giacinto Alati, e del consiglio di amministrazione e anche in questa occasione ha voluto ribadire la sua posizione.

Un bilancio che certifica un avanzo di circa due milioni di euro: un risultato positivo seppur inferiore rispetto alle previsioni. Uno scostamento che, come spiegato nel corso della relazione, è stato caratterizzato essenzialmente da due aspetti. In primo luogo, sul fronte delle entrate, c’è stato un minore consumo di acqua da parte delle famiglie e quindi anche minori introiti nelle casse della Ciip. Potrebbe aver inciso, in tal senso, anche la campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile dell’acqua intrapresa a seguito della grave crisi idrica che attanaglia il Piceno da almeno sette anni. Un atteggiamento consapevole dei cittadini che ha consentito di superare momenti critici senza troppi disservizi ma che al tempo stesso si traduce in minori entrate. Il secondo aspetto riguarda invece le maggiori uscite per l’energia elettrica che nonostante il costo sia diminuito nel corso dei mesi, per buona parte dell’anno ha comunque inciso come capitolo di spesa.

Costi per l’energia elettrica che dovrebbero incidere di meno nel bilancio 2023-2024 poichè, complice anche le condizioni meteorologiche, dopo anni, è stato possibile spegnere i tre impianti di soccorso che hanno garantito il flusso idrico ad Ascoli e ai comuni limitrofi di Maltignano e Folignano; a una parte di San Benedetto e una ampia zona del Fermano. Da circa due mesi, tutte le pompe di sollevamento sono state fermate e si è fatto fronte al fabbisogno delle famiglie esclusivamente con la risorsa idrica approvvigionata dalle sorgenti. 

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Corriere Adriatico