Balaustre rotte, rifiuti e incuria sul lungofiume. Rischi per l'incolumità, chiesti interventi urgenti

Le condizioni del parapetto di via San Serafino da Montegranaro
ASCOLI - A Parigi o in altre suggestive capitali, soprattutto del Nord Europa, rappresentano gli scorci più attraenti e romantici, frequentatissimi e immortalati...

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ASCOLI - A Parigi o in altre suggestive capitali, soprattutto del Nord Europa, rappresentano gli scorci più attraenti e romantici, frequentatissimi e immortalati continuamente dai turisti. Sorprende e dispiace, dunque, che le zone che costeggiano i fiumi di Ascoli siano invece lasciate nell’incuria.

 

A dominare in negativo è soprattutto l’eccessiva presenza di rifiuti lasciati ovunque, gettati dai ponti e dai muretti che costeggiano il Tronto e il Castellano. Gesta che si ripetono ogni giorno da parte di cittadini privi di scrupoli. Non è bastato il lavoro di gruppi di volontari lungo le sponde dei corsi d’acqua cittadini per salvare dal degrado tante zone bellissime, dotate anche di panorami incantevoli. Scenari che, oltre alla sporcizia, risentono in alcuni casi anche di uno stato di abbandono per quel che riguarda parapetti e marciapiedi. 


A lanciare l’allarme è stato il Coordinamento antidegrado per Ascoli, che ha voluto denunciare diverse situazioni a rischio. Negli ultimi giorni la pagina social dell’associazione ha messo in rilievo l’ultima di una lunga serie di foto incriminate, postando l’immagine di un grosso giocattolo - una automobilina con i pedali per bambini - gettato tra le sterpaglie che sovrastano via ponte vecchio a Campo Parignano.

Il direttivo del Coordinamento, nel rilevare un simile gesto vergognoso ne rilevano anche la potenziale pericolosità. «L’oggetto gettato tra i rovi, precipitando nella strada sottostante, magari per effetto di un semplice colpo di vento, potrebbe danneggiare un’auto in sosta o di passaggio» osservano gli ambientalisti. Tanti sono comunque gli scatti pubblicati dal Coordinamento antidegrado per Ascoli sulla propria pagina facebook, a cominciare dalle pietre antiche sottratte da ignoti lungo gli antichi parapetti di via delle Stelle, “Rrete li Mierghie”. 

 


Ma gli atti di teppismo e di imbarbarimento non sono gli unici a brutalizzare i lungo fiume che cingono la città. Ad essere sotto la lente di ingrandimento attualmente di chi intende tutelare il cuore di Ascoli sono anche altre zone a rischio: si va dai sampietrini divelti di strade come via Lungo Castellano ai muretti danneggiati o mancanti, quali quelli di via San Serafino di Montegranaro, sino alla scalinata danneggiata di via Piave.

Situazioni pericolosissime per l’incolumità dei pedoni, così come risulta danneggiare l’ambiente la mole di spazzatura abbandonata tra la vegetazione che si affaccia verso i corsi d’acqua. Testimonianze che intendono essere accorati appelli, affinché le forze dell’ordine vigilino più frequentemente e le istituzioni possano porre rimedio immediato ai disagi arrecati a coloro che transitano nei percorsi che si affacciano sopra i nostri corsi fluviali.

 

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Corriere Adriatico