Aziende di Campolungo: il Consind bussa a denari per il mantenimento e il potenziamento delle infrastrutture

Aziende di Campolungo: il Consind bussa a denari per il mantenimento e il potenziamento delle infrastrutture
ASCOLI  - Il pesante fardello delle infrastrutture, dalle strade e la loro manutenzione alla pubblica illuminazione, da canali e fognature alle aree verdi comuni, ora spinge...

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ASCOLI  - Il pesante fardello delle infrastrutture, dalle strade e la loro manutenzione alla pubblica illuminazione, da canali e fognature alle aree verdi comuni, ora spinge Piceno Consind a chiedere un aiuto anche alle aziende della zona industriale picena.

 

Un corrispettivo annuo che le centinaia di aziende presenti nei vari agglomerati di competenza del consorzio per l’industrializzazione – una volta accolta la proposta dal consiglio generale dell’ente – dovranno versare per contribuire al mantenimento e al potenziamento di tali servizi infrastrutturali di uso comune. 


I costi
E questo a fronte dei crescenti costi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, che il Consind si trova a dover coprire a fronte di un territorio di competenza molto ampio. Con investimenti necessari, ad esempio, per garantire una viabilità dell’asse attrezzato degna di tale nome, così come un’illuminazione adeguata anche per una questione di sicurezza, così come la necessità di eliminare l’incuria delle aree verdi presenti. Ed ecco, quindi, che il consiglio direttivo ha elaborato una proposta di regolamento per coinvolgere anche le aziende in questo sforzo comune per mantenere una zona industriale decorosa ed efficiente dal punto di vista infrastrutturale. 


Il regolamento
Le nuove regole che ora Piceno Consind intende mettere in campo per richiedere anche alle aziende presenti nella zona industriale di competenza di contribuire alle spese per le infrastrutture, vanno di fatto a definire spese e modalità di ripartizione e di addebito a chi ha una sede o si insedierà. Si tratterà, dunque, di «corrispettivi annui per l’utilizzo dei servizi essenziali generali non soggetti a fornitura quantitativa o ad un altro specifico corrispettivo e non disciplinati da altra norma». Corrispettivo che si baserà sui «costi effettivamente a carico o sostenuti dall’ente negli agglomerati, tenendo anche conto anche di altri relativi oneri accessori riguardanti la manutenzione e l’esercizio nonché le spese generali forfettarie (pari al 15% del costo complessivo)». E per spese generali si intendono indicativamente i costi delle risorse umane e strumentali di Piceno Consind interessate pro-quota parte alle attività di gestione (ossia esercizio e manutenzione) delle infrastrutture. Le spese di manutenzione, però, non saranno incluse qualora alla loro copertura il consorzio provveda con appositi contributi in conto capitale concessi dalla Regione, dallo Stato, dalla Unione europea o da altre istituzioni.

Nel caso in cui detti finanziamenti non coprano l’intera spesa per la manutenzione, sarà oggetto di ripartizione fra le aziende insediate solo l’aliquota a carico del Consind. Saranno tenuti a pagare i corrispettivi per le infrastrutture tutte le imprese insediate o in corso di insediamento, che siano in possesso o siano proprietarie dei lotti o dei relativi stabilimenti. In caso di immobili in affitto, il corrispettivo è richiesto al conduttore solo se la locazione sia stata espressamente autorizzata dal Consind. A rendere necessario questo coinvolgimento delle aziende attraverso un corrispettivo annuo da versare, secondo il consiglio direttivo del Consind, è proprio l’esigenza di coprire i costi, consistenti, per la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte quelle infrastrutture presenti negli agglomerati industriali e di interesse ed uso comune. 


Le infrastrutture


Nello specifico, le infrastrutture a cui fa riferimento il nuovo regolamento sono individuate, innanzitutto, nella viabilità stradale interna o esterna agli agglomerati, aperta al traffico pubblico, comprese le relative fasce di pertinenza e rispettiva vegetazione, comunque inserite nella gestione di Piceno Consind e per il cui esercizio l’ente sostiene delle spese. Inoltre, sono considerati anche gli impianti di pubblica illuminazione, di videosorveglianza ed altri tipi di impianti di pubblico utilizzo, interni o esterni agli agglomerati, che rientrano nella gestione consortile oltre a canali, fossi, condotti chiusi o a cielo aperto utilizzati per l’allontanamento ed il convogliamento delle acque meteoriche (provenienti da viabilità, verde, lotti o stabilimenti produttivi) di competenza dell’ente..

 

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Corriere Adriatico