«Sono tuo nipote, devi pagare cinquemila euro per il pacco». Arrestati due truffatori napoletani in trasferta ad Ascoli: traditi dalle impronte

Gli anziani sempre più spesso vittime di raggiri
ASCOLI - I carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Ascoli, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Napoli Stella, nei giorni scorsi  hanno...

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ASCOLI - I carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Ascoli, con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Napoli Stella, nei giorni scorsi  hanno dato esecuzione ad una misura cautelare, disposta dal Gip del Tribunale di Ascoli Piceno, a carico di due persone, un 53enne e un 22enne di Napoli, accusati, in concorso tra loro, di truffa aggravata e sostituzione di persona ai danni di un’anziana.  


 
L’indagine trae origine dalla denuncia sporta il 9 aprile scorso da una 85enne ascolana, la quale ha dichiarato di essere stata contattata sulla propria utenza telefonica fissa, da un interlocutore che, presentandosi come nipote, le aveva richiesto 5mila euro per saldare un acquisto di materiale elettronico al fine di non perdere l’acconto già versato. Poco dopo la donna ha ricevuto un’altra telefonata da parte di un sedicente direttore, il quale le ha riferito che avrebbe potuto consegnare anche dell’oro insieme ai soldi disponibili e che di lì a breve sarebbe passato un corriere a ritirare tutto. Infatti, a breve, si è presentato a casa sua un giovane che le ha detto di essere lì per ritirare la somma necessaria e al quale l’anziana donna ha consegnato subito 400 euro in contanti e diversi monili in oro (braccialetti, collane e anelli). Solo dopo qualche ora, dopo essere riuscita a contattare il vero nipote, si è accorta di essere stata truffata. I carabinieri hanno le indagini e grazie a ricostruzioni fotografiche e impronte digitali estrapolate durante il sopralluogo,  hanno identificato gli autori del reato. Il giudice ha quindi emesso la misura restrittiva degli arresti domiciliari.

Rintracciati a Napoli
 

I due truffatori sono stati rintracciati a Napoli dai militari ascolani e partenopei e sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Intanto continua senza sosta l’attività di informazione, da parte dei carabinieri a favore delle persone anziane attraverso mirati incontri nelle parrocchie, nei centri di aggregazione e con spostamenti “porta a porta”. Si coglie l’occasione per invitare tutte le persone che vengono contattate telefonicamente da soggetti che non riconoscono o che si fingono parenti o amici di vecchia data a non dare seguito alle loro richieste a contattare immediatamente il numero di emergenza 112. 

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Corriere Adriatico