Ricostruzione post sisma, la buona notizia per migliaia di proprietari di abitazioni lesionate con danni lievi

I danni provocati dal terremoto del 2016
ASCOLI - Slitta la scadenza di presentazione delle pratiche relative alla ricostruzione post sisma per i danni lievi. A darne l’annuncio Leo Crocetti presidente del Collegio...

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ASCOLI - Slitta la scadenza di presentazione delle pratiche relative alla ricostruzione post sisma per i danni lievi. A darne l’annuncio Leo Crocetti presidente del Collegio Geometri di Ascoli che vede così accolta la richiesta, da parte dei diversi Ordini e collegi professionali, dello slittamento di presentazione dei progetti inizialmente prevista al 30 giugno scorso.

 

«Questo prolungamento, probabilmente fino a novembre – precisa Crocetti - ci ha dato un minimo di ossigeno: consideriamo che ad oggi è stato presentato circa il 20% di domande per l’ammissione al contributo. Sono diverse, del resto, le motivazioni che non hanno permesso fino ad oggi ai professionisti il rispetto delle scadenze e quindi della procedura prevista nell’Ordinanza 117, soprattutto per gli interventi di danni lievi collegati al superbonus 110%. Inoltre riscontriamo che trascorsi ormai ulteriori trenta giorni, la pubblica amministrazione in generale, vale a dire Comuni, Usr, Struttura commissariale, non aveva ancora provveduto a rimuovere gli ostacoli evidenziati». 


La proroga
La richiesta della proroga delle scadenze, segnalata alla pubblica amministrazione, ha riguardato i seguenti aspetti: gli accessi agli atti, indispensabili per la legittimazione di accesso al contributo, con attese di molti mesi; il mancato adeguamento del prezziario del cratere, quindi la non incongruità dei prezziari regionali che in alcune voci non coprono nemmeno i costi di acquisto di alcuni materiali; i costi che nel frattempo sono aumentati in modo esagerato tanto che in alcuni casi hanno sfiorato il 200% quindi con l’impossibilità di sottoscrivere contratti con le imprese sulla base dei prezzi vigenti; la carenza di imprese interessate alla ricostruzione e soprattutto la poca chiarezza delle norme legate al Superbonus 110%.


I nodi
«Attualmente però esistono ancora delle criticità in quanto i professionisti non sono messi nelle condizioni di operare in garanzia deontologica nei confronti dei committenti e della pubblica amministrazione stessa che eroga i contributi, in quanto sono sovraesposti di responsabilità delle attività che invece dovrebbero essere di esclusiva competenza della pubblica amministrazione.

I tecnici infatti sono chiamati a rispondere al sistema delle scadenze, ormai dimostrato dai fatti, del tutto inadeguato alla condizione di mercato venutasi a creare in questo ultimo anno». Il presidente Crocetti dunque auspica che l’appello lanciato dal commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, agli operatori edili nazionali di venire a lavorare nei territori del cratere di centro Italia venga accolto «anche se si ribadisce con forza che gli attuali prezzi e la carenza di approvvigionamento dei materiali allontanano l’acquisizione degli appalti.

Dopo cinque anni dal sisma è un obbligo nei confronti delle popolazioni colpite, evitare che la ricostruzione si avviti su se stessa. Perché questo è il rischio: produrre progetti, decreti a ritmi serrati e non poter attivare i cantieri mettendo in difficoltà la macchina della ricostruzione e deludere le aspettative ancora in essere. Noi geometri, così come gli altri Ordini professionali, continueremo ad essere disponibili a collaborare e lavorare a fianco delle istituzioni in quanto riteniamo questo aspetto sia propedeutico: ormai da diversi mesi ci confrontiamo cercando le soluzioni ai problemi chiarendo i punti essenziali per una ripartenza produttiva e concordata. Speriamo che arrivino segnali positivi, ma si deve far presto» chiosa il presidente.

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Corriere Adriatico