Ascoli, giro di vite sul suolo pubblico L'Arengo mette nel mirino gli abusivi

L'Arengo sta dettando le nuove regole per l'occupazione del suolo pubblico
ASCOLI - Il nuovo canone comunale per le occupazioni di sottosuolo o suolo pubblico andrà a colpire, esplicitamente, tutte le occupazioni abusive, con manufatti o...

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ASCOLI - Il nuovo canone comunale per le occupazioni di sottosuolo o suolo pubblico andrà a colpire, esplicitamente, tutte le occupazioni abusive, con manufatti o strutture non autorizzati.

A confermarlo è il nuovo regolamento appena approvato in consiglio comunale che prevede, proprio per le occupazioni prive del necessario atto di concessione o difformi dalle disposizioni previste, si applicherà, infatti, un'indennità pari al canone previsto maggiorato del 50%. E, nel caso di installazioni abusive di manufatti, il Comune potrà procedere all'immediata rimozione d'ufficio delle stesse, avviando contestualmente le procedure per l'applicazione delle sanzioni amministrative.

Insomma, da un certo punto di vista, questo canone e il suo regolamento consentiranno di intervenire direttamente su tutti quei casi di installazione di ogni tipo di struttura sul suolo o nel sottosuolo pubblico in maniera "selvaggia" e non autorizzata. Le occupazioni che risultino carenti dei requisiti richiesti, potranno essere regolarizzate, ove possibile, entro i primi sei mesi dall'applicazione del nuovo regolamento.

Il canone, più nello specifico, dovrà essere pagato per condutture sotterranee e impianti per la distribuzione di acqua e fognarie, per la distribuzione di gas, per la distribuzione di energia elettrica, per linee telefoniche e dati e altre condutture e impianti di qualunque natura; pozzetti, camerette di ispezione, botole, tombini, griglie, parcometri e qualsiasi altro manufatto posto sul suolo pubblico (al costo di 20 euro cadauno); sostegni di linee elettriche, telefoniche e simili, in qualunque materiale realizzate (10 euro cadauno); tralicci di elettrodotto, telefonia mobile, cabine telefoniche ed elettriche (500 euro cadauno) e, come ormai noto, aree adibite a parcheggio a pagamento (20 euro al metro quadrato). Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico