ASCOLI - Le tasse, a fine 2016, porteranno oltre 25 milioni di euro nelle casse dell’Arengo, incluse Tosap e imposta di pubblicità e altre tasse specifiche. Una...
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Calcolando, invece, le sole imposte che ogni cittadino medio pagherà (ovvero quelle sulla casa, sui rifiuti e l’addizionale Irpef) porteranno all’amministrazione comunale una somma pari a 24.390.000 euro che, azzardando una ripartizione per il numero complessivo degli abitanti, ovvero 49.875 persone, porterebbe ad un carico medio di tasse nel 2016, per ogni ascolano, pari a circa 487 euro a cittadino.
I tributi
L’Imu, porterà nelle casse comunali 6,7 milioni di euro, tenendo conto della cancellazione dell’imposta sui terreni agricoli e altre modifiche (nel 2015 il gettito era stato di 7,2 milioni). Per quel che riguarda, invece, la Tasi, con l’abolizione per le abitazioni principali, la somma da incassare quest’anno è di 2,3 milioni di euro, quando lo scorso anno era di 5,2 milioni (e per i Comuni è stato definito un fondo perequativo). Ed eccoci alla Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, che tanto sta facendo discutere, in questa fase, dopo la decisione dell’Arengo di aumentare l’aliquota del 13% per la copertura dei costi del servizio (tra porta a porta esteso e blocco della discarica di Relluce): il gettito 2016 sarà di 10.160.000 euro, rispetto agli 8.975.000 del 2015. Per quel che riguarda l’addizionale Irpef, inoltre, la previsione di incasso scende dai 5.200.000 euro dello scorso anno ai 5.080.000 di quest’anno. Scende anche, da 800.000 a 700.000 euro l’imposta sulla pubblicità, mentre restano invariati gli introiti previsti per i diritti sulle affissioni, pari a 160.000 euro. Invariata anche la previsione per la Tosap, ovvero la tassa sulla pubblicità, con 200.000 euro per quella permanente e 380.000 per quella temporanea.
Il recupero del pregresso
L’altro aspetto, legato sempre alla politica tributaria comunale, è quello del recupero delle somme non pagate per i vecchi tributi. In tal senso, si prevede di andare a recuperare, nell’anno in corso, un importo complessivo pari a 1,7 milioni di euro. Più nello specifico, si prevede di andare a recuperare 400.000 euro dall’Imu non pagata, 200.000 euro dalla vecchia Ici non pagata, ben 800.000 euro tra Tares e Tari non pagata ed altri 400.000 euro dalla Tasi evasa Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico