Ascoli, stalking, molestie e violenze Una sala protetta per chi denuncia

Il capo della squadra mobile Patrizia Peroni
ASCOLI - Anche la Questura di Ascoli si è dotata di una sala per le audizioni protette di persone fragili. Molte, in particolare donne, non hanno il coraggio di recarsi...

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ASCOLI - Anche la Questura di Ascoli si è dotata di una sala per le audizioni protette di persone fragili. Molte, in particolare donne, non hanno il coraggio di recarsi nell’ufficio denunce della Questura, magari per non evitare di esporsi alla presenza di altre persone che aspettano il loro turno. Adesso, invece, chi vuole denunciare di aver subito violenze, verrà accolto in un ambiente protetto e accogliente (un tavolo rotondo, due poltrone Frau di colore rosso ed una sedia dove per l’operatore, oltre a pareti colorate con quadri). Gli agenti della polizia, ascolteranno, consiglieranno e proteggeranno nelle migliori condizioni di riservatezza e sicurezza le vittime di reati quali violenza sessuali, maltrattamenti in famiglia, stalking. Alla inaugurazione, avvenuta alla presenza del questore Luigi De Angelis e del capo della squadra mobile, Patrizia Peroni, è stato sottolineato che l’ambiente è stato reso più accogliente possibile in modo che il denunciante possa sentirsi come a casa sua. Le pareti dell’ufficio sono state arricchite di un dipinto realizzato dall’artista Cristina Lanotte di origini ascolane ed insegnante di educazione artistica. Stando ai dati in possesso della Questura ad Ascoli le denunce per i casi sopra descritti non sono tante. C’è comunque da tener presente che l’80% delle persone per vari motivi non denuncia. Statistica che trova la nostra città perfettamente in linea con il trend italiano. Purtroppo non è possibile stabilire il numero di chi preferisce subire violenze in silenzio piuttosto che denunciarle. 
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Corriere Adriatico