Nel casolare abbandonato una serra con 1.500 piante di marijuana: arrestato un 30enne

Ascoli, nel casolare abbandonato serra con 1.500 piante di marijuana: arrestato un 30enne
ASCOLI - Un casolare in disuso poco distante da Colle San Marco era stato trasformato in una serra per la coltivazione di marijuana. È quando i carabinieri di Ascoli hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ASCOLI - Un casolare in disuso poco distante da Colle San Marco era stato trasformato in una serra per la coltivazione di marijuana. È quando i carabinieri di Ascoli hanno fatto irruzione, hanno trovato 1500 vasi con le piantine e un sistema accurato di innaffiamento e di climatizzazione degli ambienti al fine di garantire il giusto habit per favorire la crescita. A finire nei guai un trentenne di origine albanese in Italia senza fissa dimora che si prendeva cura della coltivazione delle piantine.

 

Nell’ambito dei controlli che i carabinieri svolgono sul territorio per cercare di porre un freno ai reati predatori, l’attenzione dei militari dell’Arma è stata attirata da un casolare poco distante da Colle San Marco e hanno iniziato tutta una serie di controlli fino a quando non è stato deciso il blitz. I carabinieri hanno fatto irruzione e subito dopo si sono trovati davanti cinque stanze situate al piano terra dello stabile completamente adibite a serra in cui erano stati sistemati vasi di piante di marijuana. Per poter garantire la crescita delle coltivazioni, era stato predisposto un impianto sofisticato di illuminazione e di irrigazione grazie alla disponibilità di acqua da un pozzo attiguo all’abitazione. Il trentenne aveva poi allestito anche un impianto di riscaldamento a parete, ventilatori per garantire la circolazione dell’aria e aveva installato anche dei rilevatori di temperatura e di umidità al fine di riuscire a creare il giusto habitat per favorire la crescita delle piantine. Il giovane, colto in flagranza del reato di coltivazione di sostanza stupefacente, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria ascolana. Il casolare, che si trova in una area piuttosto isolata, è stato sottoposto a sequestro penale così come l’intero impianto di irrigazione e climatizzazione. Sequestrato anche lo stupefacente rinvenuto all’interno dell’edificio per un valore di decine di migliaia di euro. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico